La storia della CEARPES
La comunità salva le vite
Nove petali di Loto è un testo fantasia,
liberamente ispirato ad una storia vera della Soc. Coop. CEARPES
I processi inutili la uccidono
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La CEARPES di San Giovanni Teatino (CH), era una Cooperativa Sociale, formata nell'anno 1986, ai
sensi della Legge Regionale 63186,
operativa nel campo delle attività
educative e riabilitative con minori, giovani e adulti con obiettivo di
prevenzione e recupero delle manifestazioni
di malessere psicologico e sociale.
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La CEARPES di San Giovanni Teatino (CH), era una Cooperativa Sociale, formata nell'anno 1986, ai
sensi della Legge Regionale 63186,
operativa nel campo delle attività
educative e riabilitative con minori, giovani e adulti con obiettivo di
prevenzione e recupero delle manifestazioni
di malessere psicologico e sociale.
La
cooperativa era iscritta all'Albo Regionale della Cooperazione Sociale ai sensi della legge in corso che attesta il possesso dei requisiti per l'attuazione
di attività concernenti a servizi
socio-assistenziali e alle attività
di produzione e lavoro per il reinserimento collettivo.
cooperativa era iscritta all'Albo Regionale della Cooperazione Sociale ai sensi della legge in corso che attesta il possesso dei requisiti per l'attuazione
di attività concernenti a servizi
socio-assistenziali e alle attività
di produzione e lavoro per il reinserimento collettivo.
Le attività socio-educative e/o terapeutico -
riabilitative che la Onlus CEARPES offriva ai suoi utenti erano di durata temporanea e
mutabile, e finalizzate al raggiungimento delle seguenti finalità: potenziare
le abilità limitate; accrescere la lista di
esperienze di vita; permettere l'espressione del malessere personale e l'acquisizione di una più alta capacità di
gestione dello stesso; sperimentare
opportunità di sviluppo dal punto di
vista cognitivo ed affettivo;
riabilitative che la Onlus CEARPES offriva ai suoi utenti erano di durata temporanea e
mutabile, e finalizzate al raggiungimento delle seguenti finalità: potenziare
le abilità limitate; accrescere la lista di
esperienze di vita; permettere l'espressione del malessere personale e l'acquisizione di una più alta capacità di
gestione dello stesso; sperimentare
opportunità di sviluppo dal punto di
vista cognitivo ed affettivo;
Gli utenti della
CEARPES arrivavano da tutta l'Italia e dai Paesi stranieri, e venivano affidati
alla struttura da Servizi Sociali del
Comune di residenza e/o dal Servizio di Neuropsichiatria del territorio (ASL), dai Tribunali per i Minori di competenza
territoriale e dal Ministero di Grazia e Giustizia. Il personale operante in CEARPES era scelto in base
alle qualifiche specifiche in base ai servizi forniti e richiesti dalla legge
per il trattamento di utenti con handicap e disturbi psichiatrici e
tossicodipendenti e veniva assunto
nel riguardo dei contratti collettivi di lavoro nazionali.
CEARPES arrivavano da tutta l'Italia e dai Paesi stranieri, e venivano affidati
alla struttura da Servizi Sociali del
Comune di residenza e/o dal Servizio di Neuropsichiatria del territorio (ASL), dai Tribunali per i Minori di competenza
territoriale e dal Ministero di Grazia e Giustizia. Il personale operante in CEARPES era scelto in base
alle qualifiche specifiche in base ai servizi forniti e richiesti dalla legge
per il trattamento di utenti con handicap e disturbi psichiatrici e
tossicodipendenti e veniva assunto
nel riguardo dei contratti collettivi di lavoro nazionali.
9 anni di udienze per
l'assoluzione con formula piena di 32 imputati da tutti i capi d'accusa. Nel contempo
la coop CEARPES — che contava 90 dipendenti, 50 ospiti e 5 milioni di fatturato
- è stata azzerata. Oltre 100 famiglie gettate sul lastrico dalla malagiustizia,
la cattiva politica e l'eco dei media. A
salvaguardia di tutte le vittime viene alla luce ora l'associazione Amici di
CEARPES Onlus. La struttura era un punto di riferimento in Italia per
l'accoglienza di minori con gravi e gravissimi disagi socio-comportamentali. In
pochi giorni era diventata il covo degli orchi, un' associazione a delinquere ed i segni di un calvario giudiziario ed umano
durato 9 anni, pure con la completa assoluzione di tutti gli imputati, un errore giudiziario che ha messo in
ginocchio 100 famiglie per bene e aumentato a dismisura le difficoltà dei
ragazzi ospiti della struttura. i ragazzi e gli operatori sono stati loro, le
vittime di una macchina del fango che
ha spazzato via la struttura che li ospitava, li ha costretti a tornare al loro
disagio, in circostanze percepite come ostili, creando loro ansia e
fomentando la sensazione di inadeguatezza e
insicurezza che li aveva condotti verso la necessita di un'assistenza.
l'assoluzione con formula piena di 32 imputati da tutti i capi d'accusa. Nel contempo
la coop CEARPES — che contava 90 dipendenti, 50 ospiti e 5 milioni di fatturato
- è stata azzerata. Oltre 100 famiglie gettate sul lastrico dalla malagiustizia,
la cattiva politica e l'eco dei media. A
salvaguardia di tutte le vittime viene alla luce ora l'associazione Amici di
CEARPES Onlus. La struttura era un punto di riferimento in Italia per
l'accoglienza di minori con gravi e gravissimi disagi socio-comportamentali. In
pochi giorni era diventata il covo degli orchi, un' associazione a delinquere ed i segni di un calvario giudiziario ed umano
durato 9 anni, pure con la completa assoluzione di tutti gli imputati, un errore giudiziario che ha messo in
ginocchio 100 famiglie per bene e aumentato a dismisura le difficoltà dei
ragazzi ospiti della struttura. i ragazzi e gli operatori sono stati loro, le
vittime di una macchina del fango che
ha spazzato via la struttura che li ospitava, li ha costretti a tornare al loro
disagio, in circostanze percepite come ostili, creando loro ansia e
fomentando la sensazione di inadeguatezza e
insicurezza che li aveva condotti verso la necessita di un'assistenza.
nel 1986, la Cooperativa CEARPES aveva un fatturato iniziale di 120.000.000 di
lire (60.000 €), divenuti poi 4
milioni di euro; disponeva di 70 dipendenti con contratto a tempo indeterminato
più 40 collaboratori. Presidente della
Cooperativa, fino al 2006, era Dominique Quattrocchi. Nel 2007, a seguito di controversie giudiziarie, la CEARPES
veniva rilevata dalla Cooperativa LILIUM.
Indice
·
l Le Strutture e le loro caratteristiche
·
2 La Storia
· 2.1
Gli anni 2000. Le vicende giudiziarie
· 2.2
Antefatto
·
2.2.1 2004
· 2.3
Inizio dei contrasti con la Lega delle Cooperative e con la CGIL Abruzzo
· 2.4
2005-2006
·
2.4.1 La denuncia a Franco Leone
· 2.5
La tempestività della Lega Coop e della CGIL Abruzzo
·
2.5.1 Allontanamento dei minori
· 2.6
Il fatto per come lo raccontano i giornali a distanza di circa 2 mesi e mezzo
·
2.7 La Corte d'appello di L'Aquila per i minori
·
2.7.1 A) 29 Novembre 2005 sentenzia che i ragazzi allontanati possono tornare
nella
struttura CEARPES
- •
2.7.2 B) La Comunità Esperanza struttura della Società Cooperativa "Ambra" di cui Roberto Mainardi è presidente
·
2.8 Vessazioni subite
·
2.9 Le assoluzioni
·
2.10 Conseguenze e numeri delle summenzionate disavventure giudiziarie
·
2.11 La storia della Cooperativa CEARPES dalla nascita alle vicende giudiziarie
· 2.11.1
1987-1988
·
2.11.2 1989 - 1990
·
2.11.3 1992-1993
·
2.11.4 1993-1996
·
3 2014 Oggi la CEARPES
·
4 Riflessioni del Prof. Francesco Bruno sulla vicenda CEARPES
· 5 Note
· 6
Bibliografia
·
7 Voci correlate
·
8 Altri progetti
·
9 Collegamenti esterni |
1.Le Strutture e le
loro caratteristiche
I Centri Accoglienza per minori a
rischio "Koinè"e "La Rondine" Erano composti da strutture residenziali
ubicate a San Giovanni Teatino (CH) e Vicoli (PE), riservate all'accoglienza,
al recupero e al reinserimento collettivo di minori in condizioni di
pesante disagio, affidati dal Servizio di Assistenza Sociale dei Comuni di provenienza ovvero dal Ministero di Grazia e
Giustizia (in alternativa alla reclusione
in istituti penitenziari).
rischio "Koinè"e "La Rondine" Erano composti da strutture residenziali
ubicate a San Giovanni Teatino (CH) e Vicoli (PE), riservate all'accoglienza,
al recupero e al reinserimento collettivo di minori in condizioni di
pesante disagio, affidati dal Servizio di Assistenza Sociale dei Comuni di provenienza ovvero dal Ministero di Grazia e
Giustizia (in alternativa alla reclusione
in istituti penitenziari).
Comunità Terapeutica "Il Mandorlo"
Consisteva in una struttura residenziale con contigua azienda agricola, sita in contrada Strepara a Catignano
(PE); era rivolta all'accoglienza e al
recupero di giovani tossicodipendenti (tra i quali anche ex detenuti
che avevano conseguito il beneficio degli arresti domiciliari ovvero la misura alternativa
dell'affidamento in prova al Servizio Sociale), inviati dai Servizi Tossicodipendenze delle ASL territorialmente
competenti.
Consisteva in una struttura residenziale con contigua azienda agricola, sita in contrada Strepara a Catignano
(PE); era rivolta all'accoglienza e al
recupero di giovani tossicodipendenti (tra i quali anche ex detenuti
che avevano conseguito il beneficio degli arresti domiciliari ovvero la misura alternativa
dell'affidamento in prova al Servizio Sociale), inviati dai Servizi Tossicodipendenze delle ASL territorialmente
competenti.
Comunità Terapeutica
"Nostos", Comprendeva un complesso a carattere residenziale per
minori e giovani
affetti da disturbi psichici (ad es. disturbi di personalità, sindromi
borderline, disturbi della condotta ecc.),
che era ubicata in Sambuceto di S. Giovanni Teatino, Via Verdi n°18: essa era
orientata piuttosto ad utenti di
sesso maschile, appartenenti alla fascia di età adolescenziale e che, per vari
motivi, non potevano disporre di una
sufficiente assistenza in famiglia o per i quali era indicato un temporaneo distacco dal nucleo familiare.
"Nostos", Comprendeva un complesso a carattere residenziale per
minori e giovani
affetti da disturbi psichici (ad es. disturbi di personalità, sindromi
borderline, disturbi della condotta ecc.),
che era ubicata in Sambuceto di S. Giovanni Teatino, Via Verdi n°18: essa era
orientata piuttosto ad utenti di
sesso maschile, appartenenti alla fascia di età adolescenziale e che, per vari
motivi, non potevano disporre di una
sufficiente assistenza in famiglia o per i quali era indicato un temporaneo distacco dal nucleo familiare.
2.La
Storia
Storia
Gli anni 2000
Le vicende giudiziarie
Antefatto
24 novembre 2003
Massimo D'Alema e Livia Turco facevano visita alla sede
di CEARPES in San Giovanni Teatino (CH) che
da oltre 10 anni ospitava adolescenti con complessità di ordine psichiatrico, familiare e socio-culturale, ma anche
tossicodipendenti con patologie croniche o in fase di reinserimento nel mondo del lavoro. Un incontro importante per
sottolineare il significato di un tema, quello della droga, che vede impegnata, in prima persona, la
stessa Livia Turco.
di CEARPES in San Giovanni Teatino (CH) che
da oltre 10 anni ospitava adolescenti con complessità di ordine psichiatrico, familiare e socio-culturale, ma anche
tossicodipendenti con patologie croniche o in fase di reinserimento nel mondo del lavoro. Un incontro importante per
sottolineare il significato di un tema, quello della droga, che vede impegnata, in prima persona, la
stessa Livia Turco.
2004
La Cooperativa CEARPES era oggetto di
ripetute ispezioni da parte del Ministero del Lavoro. Nel corso dello stesso anno gli allora dipendenti
di CEARPES, almeno 50, scrivevano 3 raccomandate per chiarimenti sui continui controlli che puntualmente bloccano
l'attività dell'ufficio. Durante un incontro con
il segretario regionale della Cgil Franco Leone, veniva chiesto il tesseramento
al sindacato di almeno 30-40
lavoratori, per "risolvere i problemi". Oppure, in alternativa, di
assumere il proprio figlio (ottobre 2004). La cooperativa CEARPES non
prendeva in considerazione la collaborazione con la cooperativa Ambra di Reggio Emilia per la gestione della RSA De Cesaris
in Spoltore (PE) perché gli standard
di qualità non apparivano compatibili con quelli della CEARPES. Durante l'anno
i dirigenti della Lega chiarivano ai dirigenti della CEARPES: "l'Italia,
nel settore sociale, era stata divisa
in quattro aree di influenza, in ognuna delle quali agivano delle cooperative
capofila alle quali tutte le altre si dovevano adeguare. In Abruzzo
era la Cooperativa Ambra ad avere un ruolo dominante".
ripetute ispezioni da parte del Ministero del Lavoro. Nel corso dello stesso anno gli allora dipendenti
di CEARPES, almeno 50, scrivevano 3 raccomandate per chiarimenti sui continui controlli che puntualmente bloccano
l'attività dell'ufficio. Durante un incontro con
il segretario regionale della Cgil Franco Leone, veniva chiesto il tesseramento
al sindacato di almeno 30-40
lavoratori, per "risolvere i problemi". Oppure, in alternativa, di
assumere il proprio figlio (ottobre 2004). La cooperativa CEARPES non
prendeva in considerazione la collaborazione con la cooperativa Ambra di Reggio Emilia per la gestione della RSA De Cesaris
in Spoltore (PE) perché gli standard
di qualità non apparivano compatibili con quelli della CEARPES. Durante l'anno
i dirigenti della Lega chiarivano ai dirigenti della CEARPES: "l'Italia,
nel settore sociale, era stata divisa
in quattro aree di influenza, in ognuna delle quali agivano delle cooperative
capofila alle quali tutte le altre si dovevano adeguare. In Abruzzo
era la Cooperativa Ambra ad avere un ruolo dominante".
Essa, peraltro,
avrebbe gestito poi anche la comunità Esperanza, senza le autorizzazioni
dovute. In quel momento la Lega delle Coop era amministrata da: Vittorio
Di Carlo Presidente, Sante Gileno Vicepresidente
e Carlo Salvatore componente del direttivo.
avrebbe gestito poi anche la comunità Esperanza, senza le autorizzazioni
dovute. In quel momento la Lega delle Coop era amministrata da: Vittorio
Di Carlo Presidente, Sante Gileno Vicepresidente
e Carlo Salvatore componente del direttivo.
2.3 Inizio
dei contrasti con la Lega delle Cooperative e con la CGIL Abruzzo
dei contrasti con la Lega delle Cooperative e con la CGIL Abruzzo
Dominique Quattrocchi, presidente della Soc Coop CEARPES,
incontra Franco Leone, segretario generale
della CUL regione Abruzzo: Questi richiede tesseramenti e/o l'assunzione del
figlio in cambio di un interessamento
diretto della vicenda. Il figlio di Franco Leone viene quindi assunto come dipendente
su interessamento della Lega Coop. e della stessa CGIL. Successivamente, sempre
dallo stesso Leone, viene richiesta un'altra assunzione per la figlia del Sig.
Bettoschi Ugo consulente della Lega Coop.
incontra Franco Leone, segretario generale
della CUL regione Abruzzo: Questi richiede tesseramenti e/o l'assunzione del
figlio in cambio di un interessamento
diretto della vicenda. Il figlio di Franco Leone viene quindi assunto come dipendente
su interessamento della Lega Coop. e della stessa CGIL. Successivamente, sempre
dallo stesso Leone, viene richiesta un'altra assunzione per la figlia del Sig.
Bettoschi Ugo consulente della Lega Coop.
Sempre dallo stesso Sig. Franco
Leone, giunge poi la richiesta, che sarà accolta, di far lavorare il figlio
solo mezza giornata, mantenendo comunque l' intera retribuzione. Ottobre
2004
Nuovamente il Sig. Franco Leone dichiarava la necessità di fare tesserare alla
Cgil almeno 30-40 dipendenti. La richiesta
però non viene accolta dalla cooperativa. Il sig. Franco Leone dichiarava
allora: "Vi farò passare guai" perché un azienda senza sindacato non
può esistere.
Leone, giunge poi la richiesta, che sarà accolta, di far lavorare il figlio
solo mezza giornata, mantenendo comunque l' intera retribuzione. Ottobre
2004
Nuovamente il Sig. Franco Leone dichiarava la necessità di fare tesserare alla
Cgil almeno 30-40 dipendenti. La richiesta
però non viene accolta dalla cooperativa. Il sig. Franco Leone dichiarava
allora: "Vi farò passare guai" perché un azienda senza sindacato non
può esistere.
Da Dicembre 2004 a marzo 2005
Nel dicembre 2005 la
cooperativa chiedeva l'iscrizione alla Confederazione delle cooperative in Abruzzo
e la sua domanda venne accettata.
cooperativa chiedeva l'iscrizione alla Confederazione delle cooperative in Abruzzo
e la sua domanda venne accettata.
11 gennaio 2014 L'assessore Antonio Castricone dell'Ente
Provinciale di Pescara convocava una riunione
con le parte in causa CGIL, Lega Coop e la Cooperativa CEARPES. Durante la
riunione I due sindacalista presenti affermavano che era solo rimasto alla
dirigenza di lasciare le chiave sul tavolo e di andarsene dalla gestione
per i guai che avrebbero passati. Visto il tono della trattativa i soci della cooperativa decidevano di lasciare l'incontro.
Provinciale di Pescara convocava una riunione
con le parte in causa CGIL, Lega Coop e la Cooperativa CEARPES. Durante la
riunione I due sindacalista presenti affermavano che era solo rimasto alla
dirigenza di lasciare le chiave sul tavolo e di andarsene dalla gestione
per i guai che avrebbero passati. Visto il tono della trattativa i soci della cooperativa decidevano di lasciare l'incontro.
31 gennaio 2005 II presidente della CEARPES denunciava per
iscritto, dopo reiterate e disattese richieste di incontro, una singolare
ingerenza da parte del sig. Carlo Salvatore, delegato della Lega Coop, sulla gestione anche contabile della
cooperativa CEARPES in sede di controllo di questa ultima. Erano invero sorti dei dubbi da parte del
Presidente della Cooperativa CEARPES sulla possibile esistenza di un
almeno un potenziale conflitto di interessi, da parte del sig. Carlo Salvatore,
in quanto egli era anche responsabile del
controllo di tutte le cooperative abruzzesi per la Lega Coop. e allo stesso tempo,
anche consulente di alcune. Il Sig. Carlo Salvatore era inoltre il direttore
della struttura "De Cesaris"
gestita dalla cooperativa Ambra, nel comune di Spoltore, nella quale saranno
successivamente portati dei ragazzi
sottratti alla CEARPES, come vedremo successivamente.
iscritto, dopo reiterate e disattese richieste di incontro, una singolare
ingerenza da parte del sig. Carlo Salvatore, delegato della Lega Coop, sulla gestione anche contabile della
cooperativa CEARPES in sede di controllo di questa ultima. Erano invero sorti dei dubbi da parte del
Presidente della Cooperativa CEARPES sulla possibile esistenza di un
almeno un potenziale conflitto di interessi, da parte del sig. Carlo Salvatore,
in quanto egli era anche responsabile del
controllo di tutte le cooperative abruzzesi per la Lega Coop. e allo stesso tempo,
anche consulente di alcune. Il Sig. Carlo Salvatore era inoltre il direttore
della struttura "De Cesaris"
gestita dalla cooperativa Ambra, nel comune di Spoltore, nella quale saranno
successivamente portati dei ragazzi
sottratti alla CEARPES, come vedremo successivamente.
2005-2006
2.4.1 La denuncia a Franco Leone
3 marzo 2005 Dominique
Quattrocchi, già Presidente e poi Liquidatore della Società Cooperativa Sociale
CEARPES a r.l. ONLUS che, in quanto cooperativa sociale, faceva parte della
Lega Cooperative abruzzese, denunciava per minacce ed estorsione Leone
Franco, Bettoschi Ugo e Boyer Mario, tutti dirigenti
dei Sindacato CGIL Abruzzo e della Provincia di Pescara.
Quattrocchi, già Presidente e poi Liquidatore della Società Cooperativa Sociale
CEARPES a r.l. ONLUS che, in quanto cooperativa sociale, faceva parte della
Lega Cooperative abruzzese, denunciava per minacce ed estorsione Leone
Franco, Bettoschi Ugo e Boyer Mario, tutti dirigenti
dei Sindacato CGIL Abruzzo e della Provincia di Pescara.
3 marzo 2005 L'assemblea dei soci della CEARPES si riuniva per deliberare la denuncia
per minacce ed estorsione
nei confronti dei sig.ri Leone Franco, Bettoschi Ugo e Boyer Mario, tutti
dirigenti dei sindacato CGIL Abruzzo della Provincia di Pescara.
Tutti costoro saranno in seguito denunciati per minacce ed estorsione da
Dominique Quattrocchi, Presidente della Società Cooperativa CEARPES in data 3 marzo 2005.
La tempestività della Lega
Coop e della CGIL Abruzzo
Coop e della CGIL Abruzzo
20 giugno 2005 Il presidente
della Lega delle Cooperative Abruzzo Vittorio di Carlo inoltrava la proposta
di un commissariamento della gestione della cooperativa CEARPES, da parte di un
consiglio di amministrazione che fosse composto da persone
indicate dalla sua associazione, "circostanza questa che avrebbe
risolto qualunque problema". I soci
della CEARPES ribadivano che la cooperativa non era più aderente
alla Lega Coop Abruzzo e confermavano il giudizio sulla Cooperativa Ambra di
Reggio Emilia di qualità non compatibile nell'intervento socio
sanitario. Inoltre i soci CEARPES affermavano di preferire
di fare richiesta per procedura concorsuale piuttosto che di continuare ad
avere rapporti con l'ambiente della Lega delle
Cooperative. Sul giornale "Il Centro" appariva un articolo di Franco
Leone, segretario
generale della CGIL regione Abruzzo dal titolo: "la nostra denuncia 4 mesi
fa". Le stesse dichiarazioni inoltre
sarebbero uscite insieme con il primo articolo pubblicato sulla stampa
abruzzese il giorno successivo all'
intervento dei Carabinieri nei locali della CEARPES, il 18 giugno 2005, a
seguito del quale veniva disposto
l'allontanamento dalla Cooperativa CEARPES di 4 minori ed il collocamento degli
stessi presso la comunità "Casa Esperanza" di Spoltore (PE).
della Lega delle Cooperative Abruzzo Vittorio di Carlo inoltrava la proposta
di un commissariamento della gestione della cooperativa CEARPES, da parte di un
consiglio di amministrazione che fosse composto da persone
indicate dalla sua associazione, "circostanza questa che avrebbe
risolto qualunque problema". I soci
della CEARPES ribadivano che la cooperativa non era più aderente
alla Lega Coop Abruzzo e confermavano il giudizio sulla Cooperativa Ambra di
Reggio Emilia di qualità non compatibile nell'intervento socio
sanitario. Inoltre i soci CEARPES affermavano di preferire
di fare richiesta per procedura concorsuale piuttosto che di continuare ad
avere rapporti con l'ambiente della Lega delle
Cooperative. Sul giornale "Il Centro" appariva un articolo di Franco
Leone, segretario
generale della CGIL regione Abruzzo dal titolo: "la nostra denuncia 4 mesi
fa". Le stesse dichiarazioni inoltre
sarebbero uscite insieme con il primo articolo pubblicato sulla stampa
abruzzese il giorno successivo all'
intervento dei Carabinieri nei locali della CEARPES, il 18 giugno 2005, a
seguito del quale veniva disposto
l'allontanamento dalla Cooperativa CEARPES di 4 minori ed il collocamento degli
stessi presso la comunità "Casa Esperanza" di Spoltore (PE).
21 giugno 2005 su
il Centro compariva un articolo del presidente della Lega Cooperativa Abruzzo Vittorio
di Carlo cui titolo espone "CEARPES sospesa in via cautelativa" In
realtà la notizia era stata annunciata da un fax mai giunto
nella sede della CEARPES. Questa decisione anacronista perchè la cooperativa
non più aderente all'associazione dell cooperative.
il Centro compariva un articolo del presidente della Lega Cooperativa Abruzzo Vittorio
di Carlo cui titolo espone "CEARPES sospesa in via cautelativa" In
realtà la notizia era stata annunciata da un fax mai giunto
nella sede della CEARPES. Questa decisione anacronista perchè la cooperativa
non più aderente all'associazione dell cooperative.
Il 26 giugno 2005 I lavoratori della CEARPES firmavano una
raccomandata indirizzata al segretario nazionale
della Cgil Guglielmo Epifani, descrivendo ciò che sta succedendo in Abruzzo.
Senza alcuna risposta da parte del
segretario nazionale della CGIL.
raccomandata indirizzata al segretario nazionale
della Cgil Guglielmo Epifani, descrivendo ciò che sta succedendo in Abruzzo.
Senza alcuna risposta da parte del
segretario nazionale della CGIL.
14 Luglio 2007 La Procura di Pescara, in seguito ad indagini
preliminari di CC, con provvedimento in data 14.7.2007 inviava tutti gli atti alla Procura della Repubblica di
Chieti per competenza di territorio e per
connessione, per i reati di estorsione continuata e di calunnia (quest'ultimo
reato per gli stessi fatti, invece qualificati dal querelante come
diffamatori).
preliminari di CC, con provvedimento in data 14.7.2007 inviava tutti gli atti alla Procura della Repubblica di
Chieti per competenza di territorio e per
connessione, per i reati di estorsione continuata e di calunnia (quest'ultimo
reato per gli stessi fatti, invece qualificati dal querelante come
diffamatori).
29 Marzo 2008 La Procura di Chieti iscriveva le sopra narrate
notizie di reato in due differenti procedimenti
rispettivamente ai n.ri 2687/07 e 3022/05 RGNR. Il procedimento n. 2687/07,
relativo ai sig. Franco Leone e
Bettoschi per il reato di estorsione continuata. Tale fatto veniva poi
archiviato senza alcuna previa
indagine istruttoria, con provvedimento del GIP di Chieti del 29.3.2008,
nonostante formale opposizione
proposta dal denunciante recante anche specifica richiesta di assunzione di testimoni nominativamente indicati e a conoscenza
diretta dei fatti denunciati.
notizie di reato in due differenti procedimenti
rispettivamente ai n.ri 2687/07 e 3022/05 RGNR. Il procedimento n. 2687/07,
relativo ai sig. Franco Leone e
Bettoschi per il reato di estorsione continuata. Tale fatto veniva poi
archiviato senza alcuna previa
indagine istruttoria, con provvedimento del GIP di Chieti del 29.3.2008,
nonostante formale opposizione
proposta dal denunciante recante anche specifica richiesta di assunzione di testimoni nominativamente indicati e a conoscenza
diretta dei fatti denunciati.
Allontanamento dei minori
28 aprile 2005 il
comandante della stazione dei Carabinieri di San Giovanni Teatino, Maresciallo
Luigi Sicignano, comunicava l'allontanamento di due minori al
Tribunale Minorile di Catanzaro, al Tribunale Minorile
di Roma, alla Procura della Repubblica di Chieti e ai comandi stazione
Carabinieri di Rose, Rosciano e Amatrice.
comandante della stazione dei Carabinieri di San Giovanni Teatino, Maresciallo
Luigi Sicignano, comunicava l'allontanamento di due minori al
Tribunale Minorile di Catanzaro, al Tribunale Minorile
di Roma, alla Procura della Repubblica di Chieti e ai comandi stazione
Carabinieri di Rose, Rosciano e Amatrice.
18 giugno 2005 la Coop. CEARPES era
sottoposta a perquisizione su mandato della Procura della Repubblica di Chieti, compiuta dal Comando dei
Carabinieri di Rosciano, nelle persone del Maresciallo D'Ambra e dell'appuntato Nitti. Lo stesso giorno,
il Comando dei Carabinieri di Rosciano, provvedeva, su indicazione
telefonica del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei
minori dell'Aquila, nella persona della D.ssa
Picardi, all'allontanamento di 4 minori per la successiva sistemazione presso la Comunità "Casa
Esperanza" di Spoltore (PE). Nessun decreto di allontanamento era mai stato ricevuto dalla Coop. CEARPES per i suddetti 4 minori.
sottoposta a perquisizione su mandato della Procura della Repubblica di Chieti, compiuta dal Comando dei
Carabinieri di Rosciano, nelle persone del Maresciallo D'Ambra e dell'appuntato Nitti. Lo stesso giorno,
il Comando dei Carabinieri di Rosciano, provvedeva, su indicazione
telefonica del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei
minori dell'Aquila, nella persona della D.ssa
Picardi, all'allontanamento di 4 minori per la successiva sistemazione presso la Comunità "Casa
Esperanza" di Spoltore (PE). Nessun decreto di allontanamento era mai stato ricevuto dalla Coop. CEARPES per i suddetti 4 minori.
28 giugno 2005 il PM presso il
tribunale dei Minorenni di l'Aquila, Dott.ssa Picardi Antonietta, chiedeva l'allontanamento urgente dei minori dalla
Comunità CEARPES e il contestuale ricovero dei minorenni in idonea struttura, perché dagli atti sarebbero emersi indizi
di colpevolezza a carico di operatori
e responsabili della Comunità stessa, per maltrattamenti continuati ed altro in
danno dei ragazzi ricoverati.
tribunale dei Minorenni di l'Aquila, Dott.ssa Picardi Antonietta, chiedeva l'allontanamento urgente dei minori dalla
Comunità CEARPES e il contestuale ricovero dei minorenni in idonea struttura, perché dagli atti sarebbero emersi indizi
di colpevolezza a carico di operatori
e responsabili della Comunità stessa, per maltrattamenti continuati ed altro in
danno dei ragazzi ricoverati.
8 luglio 2005 Il Tribunale Minorile di L'Aquila ai sensi degli
artt. 333 e seg. C.C. e 741 CPC., disponeva (presidente Manera ) l'allontanamento dei minori e il contestuale loro
ricovero in idonea struttura, sotto il controllo
del Servizio Sociale locale con, divieto di consegna dei minori a chiunque
senza preventiva autorizzazione del
Tribunale medesimo e disponeva altresì la secretazione degli atti, dichiarando
il decreto immediatamente esecutivo.
artt. 333 e seg. C.C. e 741 CPC., disponeva (presidente Manera ) l'allontanamento dei minori e il contestuale loro
ricovero in idonea struttura, sotto il controllo
del Servizio Sociale locale con, divieto di consegna dei minori a chiunque
senza preventiva autorizzazione del
Tribunale medesimo e disponeva altresì la secretazione degli atti, dichiarando
il decreto immediatamente esecutivo.
12 luglio 2005 il Maresciallo D'Ambra procedeva
all'allontanamento di 7 minori dalla Coop. CEARPES e tutti venivano sistemati
presso la Comunità Casa Esperanza Spoltore (PE).
all'allontanamento di 7 minori dalla Coop. CEARPES e tutti venivano sistemati
presso la Comunità Casa Esperanza Spoltore (PE).
15 luglio 2005 il Maresciallo D'Ambra Vincenzo e l'appuntato
Nitti Domenico davano esecuzione ai decreti
di allontanamento emessi dal Tribunale per i minorenni d'Abruzzo di 11 minori,
prelevati dalla struttura CEARPES e
affidati alla Casa Famiglia "Esperanza", presso la R.S.A. De Cesaris
di Spoltore. I ragazzi
erano affidati alle responsabilità della dirigente amministrativa D'Antonio
Gabriella.
Nitti Domenico davano esecuzione ai decreti
di allontanamento emessi dal Tribunale per i minorenni d'Abruzzo di 11 minori,
prelevati dalla struttura CEARPES e
affidati alla Casa Famiglia "Esperanza", presso la R.S.A. De Cesaris
di Spoltore. I ragazzi
erano affidati alle responsabilità della dirigente amministrativa D'Antonio
Gabriella.
Agosto 2005 il
Tribunale Minorile de L'Aquila dichiarava la propria incompetenza territoriale
e aveva ordinato di trasmettere immediatamente gli atti al Tribunale minorile
di residenza dei minori ( i minori risiedevano fuori dell'Abruzzo a
causa di del rientro nei luoghi di residenza).
Tribunale Minorile de L'Aquila dichiarava la propria incompetenza territoriale
e aveva ordinato di trasmettere immediatamente gli atti al Tribunale minorile
di residenza dei minori ( i minori risiedevano fuori dell'Abruzzo a
causa di del rientro nei luoghi di residenza).
16 novembre 2005 II Presidente della coop. sociale Ambra Roberto
Mainardi di Reggio Emilia, scriveva alla
Procura della Repubblica c/o Tribunale per i Minori in via Acquasanta, 167100
L'Aquila ed al P.M. dott.ssa Picardi relativamente ai 9 ragazzi rimasti
nella Comunità Esperanza sui 27 allontanati dalla CEARPES.
Mainardi di Reggio Emilia, scriveva alla
Procura della Repubblica c/o Tribunale per i Minori in via Acquasanta, 167100
L'Aquila ed al P.M. dott.ssa Picardi relativamente ai 9 ragazzi rimasti
nella Comunità Esperanza sui 27 allontanati dalla CEARPES.
"Provvediamo in
tal senso, ad informare le SS. V17 che dallo scorso luglio 2005, i suddetti
minori sono stati trasferiti nella sede periferica di Montesilvano
Colle. Tale trasferimento si è reso necessario al fine di evitare pericoli e tensioni e di non alterare l'equilibrio
psicologico degli ospiti già presenti in C.F. Esperanza, le cui
problematiche risultano essere completamente diverse, discordanti e non
compatibili per patologie, età ed esigenze
... Tale sistemazione è da ritenersi, come già comunicato ai Carabinieri e al
Comune di Montesilvano, provvisoria, poiché la direzione aziendale sta creando
una situazione ulteriormente confacente alle esigenze rieducative e
terapeutiche, nell'ottica di un recupero mirato per ogni utente. Di tale
collocazione daremo comunicazione anticipatamente alle Autorità in indirizzo, allegando tutti í dati amministrativi utili,
l'elenco nominativo del personale con qualifica e il nominativo del
responsabile operativo."
tal senso, ad informare le SS. V17 che dallo scorso luglio 2005, i suddetti
minori sono stati trasferiti nella sede periferica di Montesilvano
Colle. Tale trasferimento si è reso necessario al fine di evitare pericoli e tensioni e di non alterare l'equilibrio
psicologico degli ospiti già presenti in C.F. Esperanza, le cui
problematiche risultano essere completamente diverse, discordanti e non
compatibili per patologie, età ed esigenze
... Tale sistemazione è da ritenersi, come già comunicato ai Carabinieri e al
Comune di Montesilvano, provvisoria, poiché la direzione aziendale sta creando
una situazione ulteriormente confacente alle esigenze rieducative e
terapeutiche, nell'ottica di un recupero mirato per ogni utente. Di tale
collocazione daremo comunicazione anticipatamente alle Autorità in indirizzo, allegando tutti í dati amministrativi utili,
l'elenco nominativo del personale con qualifica e il nominativo del
responsabile operativo."
Il fatto per come lo raccontano i giornali a distanza
di circa 2 mesi e mezzo
di circa 2 mesi e mezzo
13 luglio 2005 11 Tempo/cronache
La vicenda aveva
inizio due mesi prima, quando una pattuglia di carabinieri della vicina
stazione di Rosciano (Pescara),che fa capo alla Compagnia di Pelille (Pescara),
si imbatteva in due ragazzi per le strade
di S. Giovanni Mutino. I due rivelavano di essere scappati dalla
Comunità CEARPES, dove, da tempo a loro dire, erano vittime di maltrattamenti
di ogni tipo e venivano costretti ad assumere forti dosi di psicofarmaci. I carabinieri informavano la
Procura della .Repubblica presso il Tribunale per Minorenni dell'Aquila:
il P.M. Dott.ssa Antonietta Picardi disponeva l'immediato allontanamento dei due giovani dalla comunità CEARPES.
inizio due mesi prima, quando una pattuglia di carabinieri della vicina
stazione di Rosciano (Pescara),che fa capo alla Compagnia di Pelille (Pescara),
si imbatteva in due ragazzi per le strade
di S. Giovanni Mutino. I due rivelavano di essere scappati dalla
Comunità CEARPES, dove, da tempo a loro dire, erano vittime di maltrattamenti
di ogni tipo e venivano costretti ad assumere forti dosi di psicofarmaci. I carabinieri informavano la
Procura della .Repubblica presso il Tribunale per Minorenni dell'Aquila:
il P.M. Dott.ssa Antonietta Picardi disponeva l'immediato allontanamento dei due giovani dalla comunità CEARPES.
2.7 La Corte d'appello di L'Aquila
per i minori
per i minori
2.7.1 A) 29
Novembre 2005 sentenzia che i ragazzi allontanati possono tornare nella
struttura CEARPES
Novembre 2005 sentenzia che i ragazzi allontanati possono tornare nella
struttura CEARPES
La Corte d'Appello di L'Aquila per i Minori si
pronunciava sul decreto 8/7/2005 del Tribunale Minorile di L'Aquila, impugnato dalla CEARPES, assistita dall'avv. Dante
Angiolelli assieme all'avv. Bruno Porreca, già presidente della Corte d'Appello
aquilana, con i seguenti esiti: La disposta secretazione degli atti veniva dichiarata totalmente illegittima
perché non consentiva alla parte di verificare la sussistenza o meno dei
pretesi indizi di reità su cui si fondava l'impugnato decreto. Vi era carenza assoluta di motivazione sul punto della necessità
e/o opportunità della disposta secretazione Gli operatori e i responsabili della Comunità si erano sempre
comportati correttamente nel superiore interesse delle esigenze e per le
necessità terapeutiche ed educative dei ragazzi affidati loro, avevano sempre operato sotto la vigilanza e il controllo di
eminenti studiosi, esperti nel campo della neuropsichiatria con risultati positivi. Vi era carenza assoluta di
motivazione riguardo la necessità della emissione di provvedimenti cautelari Non si era individuata
preventivamente una nuova struttura idonea al nuovo ricovero, col
conseguente pericolo di ricovero non idoneo, foriero di danni certi per i
minori, che necessitavano di ricovero in
struttura socio sanitaria atta a fornire cure e terapie a minori affetti da
problemi neuropsichici. L'Ente affidatario del minore non aveva ricevuto notizia
del decreto impugnato e non era stato posto in condizione di esercitare
la potestà sui minori a loro tutela. In sintesi la Corte d'Appello di L'Aquila, il 29 novembre 2005,
sentenziava che i ragazzi allontanati potevano tornane nella struttura Cearpes se avrebbero voluto, ovviamente
con le necessarie autorizzazioni da parte di genitori o tutori.
pronunciava sul decreto 8/7/2005 del Tribunale Minorile di L'Aquila, impugnato dalla CEARPES, assistita dall'avv. Dante
Angiolelli assieme all'avv. Bruno Porreca, già presidente della Corte d'Appello
aquilana, con i seguenti esiti: La disposta secretazione degli atti veniva dichiarata totalmente illegittima
perché non consentiva alla parte di verificare la sussistenza o meno dei
pretesi indizi di reità su cui si fondava l'impugnato decreto. Vi era carenza assoluta di motivazione sul punto della necessità
e/o opportunità della disposta secretazione Gli operatori e i responsabili della Comunità si erano sempre
comportati correttamente nel superiore interesse delle esigenze e per le
necessità terapeutiche ed educative dei ragazzi affidati loro, avevano sempre operato sotto la vigilanza e il controllo di
eminenti studiosi, esperti nel campo della neuropsichiatria con risultati positivi. Vi era carenza assoluta di
motivazione riguardo la necessità della emissione di provvedimenti cautelari Non si era individuata
preventivamente una nuova struttura idonea al nuovo ricovero, col
conseguente pericolo di ricovero non idoneo, foriero di danni certi per i
minori, che necessitavano di ricovero in
struttura socio sanitaria atta a fornire cure e terapie a minori affetti da
problemi neuropsichici. L'Ente affidatario del minore non aveva ricevuto notizia
del decreto impugnato e non era stato posto in condizione di esercitare
la potestà sui minori a loro tutela. In sintesi la Corte d'Appello di L'Aquila, il 29 novembre 2005,
sentenziava che i ragazzi allontanati potevano tornane nella struttura Cearpes se avrebbero voluto, ovviamente
con le necessarie autorizzazioni da parte di genitori o tutori.
Società Cooperativa "Ambra |
La Comunità Esperanza struttura della Società
Cooperativa "Ambra" di cui Roberto Mainardi è presidente
Era una struttura concorrente rispetto alla
CEARPES che si caratterizzava per l'accoglimento dei minori affidati dal Tribunale Minorile dell'Aquila, mano
a mano che i medesimi venivano sottratti alla CEARPES. Bisogna sottolineare che essa iniziava quest'attività, senza
autorizzazione, senza abitabilità e addirittura
all'inizio senza acqua, il che induceva diversi genitori a ritirare
direttamente i rispettivi figli, collocati successivamente nel sotto
scala della RSA De Cesaris della coop. sociale Ambra di Reggio Emilia il cui direttore era il sig. Carlo
Salvatore.
CEARPES che si caratterizzava per l'accoglimento dei minori affidati dal Tribunale Minorile dell'Aquila, mano
a mano che i medesimi venivano sottratti alla CEARPES. Bisogna sottolineare che essa iniziava quest'attività, senza
autorizzazione, senza abitabilità e addirittura
all'inizio senza acqua, il che induceva diversi genitori a ritirare
direttamente i rispettivi figli, collocati successivamente nel sotto
scala della RSA De Cesaris della coop. sociale Ambra di Reggio Emilia il cui direttore era il sig. Carlo
Salvatore.
cui Roberto Mainardi era presidente, tra cui l'Esperanza, subivano in più
occasioni ispezioni ed indagini che accertavano diverse irregolarità,
anche gravi. Alla luce di tali accertamenti, secondo il parere dei NAS, erano emerse responsabilità di carattere
anche penale per quanto riguardava l'esercizio abusivo della professione sanitaria nonché il reato di
truffa continuata e aggravata e abbandono di minore.
28
dicembre 2005 Il dirigente dell'ufficio commercio
del comune di Spoltore dott.ssa Francesca Diodati,
con ordinanza N.32842 del 28/12/2005 aveva ordinato alla Cooperativa Ambra
S.C.P.A., legale rappresentante Roberto Mainardi,
con sede legale in via Danubio 19, Reggio Emilia, di provvedere alla cessazione
dell' attività di alloggio di adulti e bambini nella struttura denominata Casa
Famiglia sita in c.da Bucciarelli n.13 di Spoltore, entro e non oltre 30 giorni
dalla notifica dell'ordinanza stessa.
dicembre 2005 Il dirigente dell'ufficio commercio
del comune di Spoltore dott.ssa Francesca Diodati,
con ordinanza N.32842 del 28/12/2005 aveva ordinato alla Cooperativa Ambra
S.C.P.A., legale rappresentante Roberto Mainardi,
con sede legale in via Danubio 19, Reggio Emilia, di provvedere alla cessazione
dell' attività di alloggio di adulti e bambini nella struttura denominata Casa
Famiglia sita in c.da Bucciarelli n.13 di Spoltore, entro e non oltre 30 giorni
dalla notifica dell'ordinanza stessa.
2.8 Vessazioni subite
20 settembre 2006 11 Pubblico Ministero Dott. Giuseppe Falasca, nel
caso giudiziario aperto sulla CEARPES
aveva rinviato a giudizio 32 persone. I capi di imputazione a carico dei
lavoratori Cearpes erano gravi e molteplici: maltrattamenti, violenze
fisiche e psichiche, minacce, lesioni, sequestro di persona e abuso di autorità e di relazioni domestiche in danno alle
persone affidate in cura. Sui dirigenti, invece, gravava l'accusa di aver impartito direttive ai loro
collaboratori "perché ponessero in essere le violenze nei confronti
degli ospiti della struttura" e per avere concorso, con educatori e
collaboratori, "nei delitti di sequestro
di persona" in quanto "impartivano direttive volte alla contenzione indiscriminata
e arbitraria". Gli ospiti della struttura erano minori, affidati a Cearpes
dalle famiglie e dalle strutture sanitarie
territoriali di provenienza: ragazzi con disagio psichico a volte molto grave, allontanati dalle famiglie o dalle comunità
originarie a seguito di episodi di violenza o danni su cose o persone, o su se stessi.
caso giudiziario aperto sulla CEARPES
aveva rinviato a giudizio 32 persone. I capi di imputazione a carico dei
lavoratori Cearpes erano gravi e molteplici: maltrattamenti, violenze
fisiche e psichiche, minacce, lesioni, sequestro di persona e abuso di autorità e di relazioni domestiche in danno alle
persone affidate in cura. Sui dirigenti, invece, gravava l'accusa di aver impartito direttive ai loro
collaboratori "perché ponessero in essere le violenze nei confronti
degli ospiti della struttura" e per avere concorso, con educatori e
collaboratori, "nei delitti di sequestro
di persona" in quanto "impartivano direttive volte alla contenzione indiscriminata
e arbitraria". Gli ospiti della struttura erano minori, affidati a Cearpes
dalle famiglie e dalle strutture sanitarie
territoriali di provenienza: ragazzi con disagio psichico a volte molto grave, allontanati dalle famiglie o dalle comunità
originarie a seguito di episodi di violenza o danni su cose o persone, o su se stessi.
febbraio 2007 La
società il 01/02/2007 era stata posta in liquidazione coatta amministrativa dal
MINISTERO
DELLO SVILUPPO ECONOMICO, ai sensi dell'art. 2545 C.C. trovandosi nell'impossibilità di esercitare qualsiasi
attività economica.
società il 01/02/2007 era stata posta in liquidazione coatta amministrativa dal
MINISTERO
DELLO SVILUPPO ECONOMICO, ai sensi dell'art. 2545 C.C. trovandosi nell'impossibilità di esercitare qualsiasi
attività economica.
Tra il 2005 e il 2006 la Soc.
Cooperativa CEARPES subiva 31 ispezioni da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (dir.
provinciale) e 5 ispezioni da parte dei NAS di Pescara. Nel frattempo, pur avendo dimostrato la propria
competenza e l'adeguatezza delle strutture la CEARPES si vedeva sottrarre tutti gli ospiti e si trovava
nelle condizioni di non poter più lavorare. Oltre agli ospiti ed al lavoro iniziavano a mancare anche i soldi.
Cooperativa CEARPES subiva 31 ispezioni da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (dir.
provinciale) e 5 ispezioni da parte dei NAS di Pescara. Nel frattempo, pur avendo dimostrato la propria
competenza e l'adeguatezza delle strutture la CEARPES si vedeva sottrarre tutti gli ospiti e si trovava
nelle condizioni di non poter più lavorare. Oltre agli ospiti ed al lavoro iniziavano a mancare anche i soldi.
Date | VESSAZIONI SUBITE | |
03/03/2005 | Quattrocchi Dominique Denuncia Alla Procura Di Pescara Il Sig. Leone Franco | |
1 | 28/04/2005 | Regione Carabinieri Abruzzo Stazione Di Rosciano Ritiro Di Due Minori |
2 | 17/05/2005 | Ispezione Nas Di Pescara |
3 | 26/05/2005 | Ispezione Nas Di Pescara |
4 | 16/06/2005 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
5 | 16/06/2005 | Decreto Di Perquisizione Del P.M. Dott. G. Falasca, Il Comandante Vincenzo Dambra |
6 | 18/06/2005 | Regione Carabinieri Abruzzo Stazione Di Rosciano Ritiro Di Quattro Minori |
7 | 23/06/2005 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
8 | 24/06/2005 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
9 | 28/06/2005 | Decreto Di Sequestro Il Pubblico Ministero Dott. G. Falasca |
10 | 29/06/2005 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
11 | 01/07/2005 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
12 | 12/07/2005 | Regione Carabinieri Abruzzo Staz. Di Rosciano Ritiro Di Dieci Minori Trib. Per I Minorenni Dell’aquila |
13 | 15/07/2005 | Regione Carabinieri Abruzzo Staz. Di Rosciano Ritiro Di Dieci Minori Decreto Trib. Per I Minorenni Dell’aquila |
14 | 18/07/2005 | Decreto Di Convalida Di Sequestro Il Pubblico Ministero Dott.Giuseppe Falasca Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
15 | 19/07/2005 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
16 | 26/07/2005 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
17 | 04/08/2005 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
18 | 05/08/2005 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
19 | 09/08/2005 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
20 | 19/08/2005 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
21 | 14/09/2005 | Ispezione Nas Di Pescara |
22 | 16/09/2005 | Ispezione Nas Di Pescara |
23 | 19/09/2005 | Ispezione Nas Di Pescara |
24 | 20/09/2005 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
25 | 03/1D/2005 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
26 | 13/10/2005 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
27 | 30/11/2005 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
28 | 30/12/2005 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
29 | 03/03/2006 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
30 | 06/03/2006 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
31 | 07/03/2006 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
32 | 17/03/2006 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
33 | 20/03/2006 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
34 | 23/03/2006 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
35 | 29/03/2006 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
36 | 03/04/2006 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
37 | 12/04/2006 | Ispezione Richiesta Da Mmll E Polit. Soc. Alla Guardia Di Finanza Nucleo Chieti |
38 | 20/04/2006 | Ispezione Richiesta Da Mmll E Polit. Soc. Alla Guardia Di Finanza Nucleo Chieti |
39 | 19/05/2006 | Ispezione Richiesta Da Mmll E Polit. Soc. Alla Guardia Di Finanza Nucleo Chieti |
40 | 22/05/2006 | Ispezione Richiesta Da Mmll E Polit. Soc. Alla Guardia Di Finanza Nucleo Chieti |
41 | 24/05/2006 | Ispezione Richiesta Da Mmll E Polit. Soc. Alla Guardia Di Finanza Nucleo Chieti |
42 | 19/09/2006 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
43 | 26/09/2006 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
44 | 15/11/2006 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
45 | 21/11/2006 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
46 | 14/12/2006 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
47 | 14/12/2006 | Ispezione Min. Del Lavoro E Delle Politiche Sociali Dir. Prov. Alla Coop. Cearpes |
48 | 15/12/2006 | Ispezione Nas Di Pescara |
09/01/2007 | Richiesta Di Insolvenza Da Parte Dell’ex Presidente Cearpes Quattrocchi Dominique |
9 gennaio 2007 Richiesta Di Insolvenza Da Parte Dell'ex
Presidente Cearpes Quattrocchi Dominique
Presidente Cearpes Quattrocchi Dominique
2006
La CEARPES Soc. Coop. firmava un contratto di affitto
d'azienda in favore della Lilium Soc. Coop. Sociale
Onlus, stabilendo come corrispettivo l'accollo da parte dell'affittuaria dei
debiti con i lavoratori e di altre
spese. La decisione di spostare l'azienda a una nuova società, costituita ad
hoc, era decisa «dalla necessità di non interrompere il servizio»
(delicatissimo, che la cooperativa CEARPES «non era al momento più in grado di
fornire per le condizioni economiche in cui versava») e «di evitare la disgregazione del patrimonio professionale della
stessa».
d'azienda in favore della Lilium Soc. Coop. Sociale
Onlus, stabilendo come corrispettivo l'accollo da parte dell'affittuaria dei
debiti con i lavoratori e di altre
spese. La decisione di spostare l'azienda a una nuova società, costituita ad
hoc, era decisa «dalla necessità di non interrompere il servizio»
(delicatissimo, che la cooperativa CEARPES «non era al momento più in grado di
fornire per le condizioni economiche in cui versava») e «di evitare la disgregazione del patrimonio professionale della
stessa».
9
gennaio 07 Richiesta Di
Insolvenza Da Parte Dell'ex Presidente CEARPES Quattrocchi Dominique
gennaio 07 Richiesta Di
Insolvenza Da Parte Dell'ex Presidente CEARPES Quattrocchi Dominique
2007 La CEARPES veniva
denunciata per bancarotta fraudolenta. La cooperativa CEARPES procedeva a liquidazione obbligata amministrativa,
scoprendosi nell'impossibilità di esercitare qualsiasi attività economica e si
sarebbero ostacolati gli organi del fallimento nella liquidazione dell'attivo.
In riferimento alle accuse, la presunta manovra avrebbe leso i creditori
dell'azienda insolvente CEARPES e avrebbe reso
difficile la ricollocazione sul mercato di beni non velocemente disponibili, ed
in questo si sarebbe distinto un reato.
denunciata per bancarotta fraudolenta. La cooperativa CEARPES procedeva a liquidazione obbligata amministrativa,
scoprendosi nell'impossibilità di esercitare qualsiasi attività economica e si
sarebbero ostacolati gli organi del fallimento nella liquidazione dell'attivo.
In riferimento alle accuse, la presunta manovra avrebbe leso i creditori
dell'azienda insolvente CEARPES e avrebbe reso
difficile la ricollocazione sul mercato di beni non velocemente disponibili, ed
in questo si sarebbe distinto un reato.
2.9 Le assoluzioni
27 giugno
2013 La Corte d'Appello dell'Aquila scagionava Dominique Quattrocchi
(liquidatore di CEARPES) e Gabriele
Pompinetti (presidente di Lilium Soc Coop) dall'accusa di bancarotta
fraudolenta perché il fatto non sussiste.
17/01/14 il tribunale di Chieti assolve dopo nove anni e con formula piena i 32 imputati della vicenda CEARPES. I fatti non
sussistono. Compare invece a nove anni dall'inizio del processo l'assoluta preziosità e la stima dei
professionisti interpellati riguardo il livello delle cure e delle strutture offerte. Si ripristina così la verità su di una
struttura e sul suo personale. I tempi troppo lunghi del processo le tante accuse, il sensazionalismo dei
media nel frattempo hanno strappato alla comunità un punto di riferimento a
tutti gli effetti di livello nazionale per la tutela dei minori.
2013 La Corte d'Appello dell'Aquila scagionava Dominique Quattrocchi
(liquidatore di CEARPES) e Gabriele
Pompinetti (presidente di Lilium Soc Coop) dall'accusa di bancarotta
fraudolenta perché il fatto non sussiste.
17/01/14 il tribunale di Chieti assolve dopo nove anni e con formula piena i 32 imputati della vicenda CEARPES. I fatti non
sussistono. Compare invece a nove anni dall'inizio del processo l'assoluta preziosità e la stima dei
professionisti interpellati riguardo il livello delle cure e delle strutture offerte. Si ripristina così la verità su di una
struttura e sul suo personale. I tempi troppo lunghi del processo le tante accuse, il sensazionalismo dei
media nel frattempo hanno strappato alla comunità un punto di riferimento a
tutti gli effetti di livello nazionale per la tutela dei minori.
Conseguenze e numeri delle summenzionate disavventure
giudiziarie
giudiziarie
26 ragazzi per i
quali si era interrotto il percorso comunitario e terapeutico, i quali erano
stati allontanati in altra struttura
del Comune di Spoltore, successivamente chiusa perché non in possesso dei
requisiti minimi previsti dalla
legge tra cui addirittura l'abitabilità della struttura stessa e senza supporto
modico e/o sanitario. 4 di questi ragazzi nel prosieguo degli anni, hanno
subito procedimenti penali per vari reati e rinchiusi in carcere. 10
ragazzi sono stati inseriti in strutture non comunitarie ad alto livello di
contenimento. 100 dipendenti hanno perso il proprio lavoro. 12 ragazzi si
trovavano in stato di reinserimento
lavorativo: 7 sono tornati nel precedente stato di tossicodipendenza. 3 ragazzi
ricaduti nella tossicodipendenza
sono deceduti per overdose. 8.000.000 di Euro è il patrimonio perduto. La parte
del patrimonio immobiliare rimasta
nelle disponibilità dei commissari della CEARPES, i Sig.ri Francesco Arangio e Fabrizio Di Lazzaro di Roma e
Dino Ricciuti di Pescara, ha perso ogni valore, tanto che, a seguito dei ribassi d'asta, oggi vanno in vendita a meno di
un quinto del loro reale valore. 500.000
Euro il patrimonio sequestrato ai consiglieri di amministrazioni della
cooperativa CEARPES e venduto per
far fronte ad i debiti accumulati nei confronti degli Istituti di Credito.
quali si era interrotto il percorso comunitario e terapeutico, i quali erano
stati allontanati in altra struttura
del Comune di Spoltore, successivamente chiusa perché non in possesso dei
requisiti minimi previsti dalla
legge tra cui addirittura l'abitabilità della struttura stessa e senza supporto
modico e/o sanitario. 4 di questi ragazzi nel prosieguo degli anni, hanno
subito procedimenti penali per vari reati e rinchiusi in carcere. 10
ragazzi sono stati inseriti in strutture non comunitarie ad alto livello di
contenimento. 100 dipendenti hanno perso il proprio lavoro. 12 ragazzi si
trovavano in stato di reinserimento
lavorativo: 7 sono tornati nel precedente stato di tossicodipendenza. 3 ragazzi
ricaduti nella tossicodipendenza
sono deceduti per overdose. 8.000.000 di Euro è il patrimonio perduto. La parte
del patrimonio immobiliare rimasta
nelle disponibilità dei commissari della CEARPES, i Sig.ri Francesco Arangio e Fabrizio Di Lazzaro di Roma e
Dino Ricciuti di Pescara, ha perso ogni valore, tanto che, a seguito dei ribassi d'asta, oggi vanno in vendita a meno di
un quinto del loro reale valore. 500.000
Euro il patrimonio sequestrato ai consiglieri di amministrazioni della
cooperativa CEARPES e venduto per
far fronte ad i debiti accumulati nei confronti degli Istituti di Credito.
1987-1988
Con il contributo dell'Istituto di Pedagogia e
Psicologia dell'Università "G. D'Annunzio" di Chieti, con la direzione del Prof. Raffaele Laporta, la Coop.
CEARPES svolgeva, tra il 1987 e 1988, un'indagine socio-ambientale su: "Il tempo libero e le
strutture presenti nel
Quartiere", aspirante ad analizzare i bisogni extrascolastici dei giovani e delle
famiglie residenti nel Quartiere n° 8 della città di Pescara dalla quale ne seguiva la pubblicazione RAGAZZI DI
QUARTIERE che ha ispirato la creazione del Centro Educativo Polivalente Hoola-Hoop . Nel periodo
compreso tra il 1988 e il 1996 CEARPES operava nella zona a rischio Quartiere popolare n°8 Zanni/S.
Filomena di Pescara, tramite il Centro Educativo Polivalente Minorile
"Hoola-Hoop", rivolto all'animazione del tempo extrascolastico dei
ragazzi tra i 6 e i 14 anni, mediante
attività di doposcuola, biblioteca ludoteca e laboratori espressivi. Il
progetto era cofinanziato dalla
Regione Abruzzo e dal Comune di Pescara ai sensi della Legge Regionale 64/90.
Psicologia dell'Università "G. D'Annunzio" di Chieti, con la direzione del Prof. Raffaele Laporta, la Coop.
CEARPES svolgeva, tra il 1987 e 1988, un'indagine socio-ambientale su: "Il tempo libero e le
strutture presenti nel
Quartiere", aspirante ad analizzare i bisogni extrascolastici dei giovani e delle
famiglie residenti nel Quartiere n° 8 della città di Pescara dalla quale ne seguiva la pubblicazione RAGAZZI DI
QUARTIERE che ha ispirato la creazione del Centro Educativo Polivalente Hoola-Hoop . Nel periodo
compreso tra il 1988 e il 1996 CEARPES operava nella zona a rischio Quartiere popolare n°8 Zanni/S.
Filomena di Pescara, tramite il Centro Educativo Polivalente Minorile
"Hoola-Hoop", rivolto all'animazione del tempo extrascolastico dei
ragazzi tra i 6 e i 14 anni, mediante
attività di doposcuola, biblioteca ludoteca e laboratori espressivi. Il
progetto era cofinanziato dalla
Regione Abruzzo e dal Comune di Pescara ai sensi della Legge Regionale 64/90.
1989 - 1990
Con delibera
della Giunta Regionale n°2677 dell' 11/05/1989, la Cooperativa si registrava
all'Albo Regionale degli Enti Ausiliari, come Ente onlus nei campi della
prevenzione e il recupero delle tossicodipendenze
e alcoolismo, nonché del reinserimento sociale dei soggetti sottoposti a cura terapeutico - riabilitativa. Nell' anno successivo
la CEARPES, in accordo con l'Osservatorio sul Mercato del Lavoro della
Regione Abruzzo, svolgeva un'indagine su: "La domanda di lavoro e i
giovani" ed un'analisi statistica su:
"I dipendenti di tutte le aziende attive in Abruzzo".
della Giunta Regionale n°2677 dell' 11/05/1989, la Cooperativa si registrava
all'Albo Regionale degli Enti Ausiliari, come Ente onlus nei campi della
prevenzione e il recupero delle tossicodipendenze
e alcoolismo, nonché del reinserimento sociale dei soggetti sottoposti a cura terapeutico - riabilitativa. Nell' anno successivo
la CEARPES, in accordo con l'Osservatorio sul Mercato del Lavoro della
Regione Abruzzo, svolgeva un'indagine su: "La domanda di lavoro e i
giovani" ed un'analisi statistica su:
"I dipendenti di tutte le aziende attive in Abruzzo".
1992-1993
Nel corso del 1992 la Cooperativa, sovvenzionata dal
Ministero del Lavoro, ai sensi dell'art. 23 L.F. 67/88, allestiva il
Biblio-Ludobus "Il Birillo", che sfruttava una ludo biblioteca
ambulante ricavata all'interno
di un autobus cittadino trasformato in spazio socio culturale. Durante il
giorno si recava presso
le scuole e il pomeriggio girava nei quartieri così detti a rischio per
prestare giocattoli interessando i
bambini alle regole sociali. Lo stesso Bliblio-Ludobus promuoveva la lettura
come forma di elevazione culturale tramite Io scambio di testi facendo così
appassionare i più piccoli alla lettura. Sempre
ai sensi dell'art. L.F. 67/88 sostenuta Ministero del lavoro, nel corso dello
stesso anno, la CEARPES portava a termine l'allestimento del
Parco-Giochi "Cip e Ciop" nel Quartiere n° 8 a favore del Comune di Pescara con l'ausilio di disoccupati
di lunga durata; Con la sovvenzione del Ministero del Lavoro, ai sensi
dell'art. 134 del D.P.R. 309/901, tra il 1992 e il 1993, la Onlus organizzava
un corso teorico-pratico di Formazione Professionale per "Operai
specializzati nel settore agricolo", rivolto a promuovere il reinserimento lavorativo di 4 giovani ex-tossicodipendenti.
Nello stesso periodo, finanziata dal
Dipartimento Affari Sociali tramite il fondo Nazionale di Intervento per la
Lotta alla Droga ,ai sensi del D.P.R.
309190, CEARPES organizzava tramite disciplina riabilitativa dell' ergoterapia
un corso teorico-pratico di Formazione Professionale per "Operatori di
Prevenzione", rivolto a formare 15
giovani disoccupati, per conto dell' Amministrazione comunale pescarese . Tra
il 1992 e il 1993 grazie al finanziamento del Dipartimento per gli Affari
Sociali, ai sensi della L. 216/91, andava in scena la 1^ e la 2" edizione della Rassegna
"Sabatoateatro", rivolta a tutti i ragazzi della città di Pescara, tra i 6 e i 14 anni, avvicinando i più giovani
alla cultura teatrale per conto dell'Amministrazione Comunale di Pescara e organizzata dalla
Cooperativa CEARPES. Con la sovvenzione del Dipartimento Affari Sociali,secondo la Legge 216/91 sia nel '92
che nel '93 la Cooperativa portava a termine il progetto "Attività di animazione educativa in quartiere a
rischio" che sfruttava il gioco in forma pedagogica per andare in
contro alle necessità della suddetta.
Ministero del Lavoro, ai sensi dell'art. 23 L.F. 67/88, allestiva il
Biblio-Ludobus "Il Birillo", che sfruttava una ludo biblioteca
ambulante ricavata all'interno
di un autobus cittadino trasformato in spazio socio culturale. Durante il
giorno si recava presso
le scuole e il pomeriggio girava nei quartieri così detti a rischio per
prestare giocattoli interessando i
bambini alle regole sociali. Lo stesso Bliblio-Ludobus promuoveva la lettura
come forma di elevazione culturale tramite Io scambio di testi facendo così
appassionare i più piccoli alla lettura. Sempre
ai sensi dell'art. L.F. 67/88 sostenuta Ministero del lavoro, nel corso dello
stesso anno, la CEARPES portava a termine l'allestimento del
Parco-Giochi "Cip e Ciop" nel Quartiere n° 8 a favore del Comune di Pescara con l'ausilio di disoccupati
di lunga durata; Con la sovvenzione del Ministero del Lavoro, ai sensi
dell'art. 134 del D.P.R. 309/901, tra il 1992 e il 1993, la Onlus organizzava
un corso teorico-pratico di Formazione Professionale per "Operai
specializzati nel settore agricolo", rivolto a promuovere il reinserimento lavorativo di 4 giovani ex-tossicodipendenti.
Nello stesso periodo, finanziata dal
Dipartimento Affari Sociali tramite il fondo Nazionale di Intervento per la
Lotta alla Droga ,ai sensi del D.P.R.
309190, CEARPES organizzava tramite disciplina riabilitativa dell' ergoterapia
un corso teorico-pratico di Formazione Professionale per "Operatori di
Prevenzione", rivolto a formare 15
giovani disoccupati, per conto dell' Amministrazione comunale pescarese . Tra
il 1992 e il 1993 grazie al finanziamento del Dipartimento per gli Affari
Sociali, ai sensi della L. 216/91, andava in scena la 1^ e la 2" edizione della Rassegna
"Sabatoateatro", rivolta a tutti i ragazzi della città di Pescara, tra i 6 e i 14 anni, avvicinando i più giovani
alla cultura teatrale per conto dell'Amministrazione Comunale di Pescara e organizzata dalla
Cooperativa CEARPES. Con la sovvenzione del Dipartimento Affari Sociali,secondo la Legge 216/91 sia nel '92
che nel '93 la Cooperativa portava a termine il progetto "Attività di animazione educativa in quartiere a
rischio" che sfruttava il gioco in forma pedagogica per andare in
contro alle necessità della suddetta.
1993-1996
Dal luglio '93 al dicembre '95 la Onlus partecipava al Progetto pilota "Dalla Prevenzione al
Lavoro", progetto a dimensione
Nazionale sovvenzionato dal Ministero del Lavoro a valere sui Fondi Residui
CEE. Con la partecipazione di F.S.E.(Fondo Socio europeo) e
C.N.C.A(Coordinamento Nazionale Comunità
di Accoglienza) Il Progetto, suddiviso in sub-progetti locali, tra cui quelli
compiuti dalla CEARPES, consisteva in una serie di proposte finalizzate
alla prevenzione e al recupero della tossicodipendenza e del disagio giovanile,
nonché al reinserimento socio-lavorativo dei soggetti svantaggiati.
Lavoro", progetto a dimensione
Nazionale sovvenzionato dal Ministero del Lavoro a valere sui Fondi Residui
CEE. Con la partecipazione di F.S.E.(Fondo Socio europeo) e
C.N.C.A(Coordinamento Nazionale Comunità
di Accoglienza) Il Progetto, suddiviso in sub-progetti locali, tra cui quelli
compiuti dalla CEARPES, consisteva in una serie di proposte finalizzate
alla prevenzione e al recupero della tossicodipendenza e del disagio giovanile,
nonché al reinserimento socio-lavorativo dei soggetti svantaggiati.
Nel 1994, dal finanziamento del Dipartimento Affari Sociali
nell'ambito del Fondo Nazionale di Intervento
per la Lotta alla Droga ai sensi dell'art. 127 DPR 309/90 nasceva il
"Centro di ascolto e prima accoglienza
per giovani in difficoltà" gestito dalla Cooperativa CEARPES nel
territorio del Comune di Montesilvano nel quale professionisti quali
psicologi ed assistenti sociali, appoggiati dai volontari, offrivano servizi di segretariato sociale e
ascoltavano le richieste di chi chiedeva loro aiuto, cercando possibili
soluzioni; Nello stesso anno, sempre grazie supporto del Dipartimento Affari
Sociali, secondo la Legge 216/91, veniva
portato avanti dalla Cooperativa il "Progetto Ludoteca Comunale" nel
territorio del Comune di Cepagatti
con l'ausilio di personale specializzato che intratteneva i più piccoli nel
periodo extrascolastico; Contemporaneamente, nello stesso anno, grazie alla
sovvenzione del Dipartimento Affari
Sociali nell'ambito del fondo Nazionale di Intervento per la Lotta alla Droga
ai sensi art. 127 del DPR 309/90, CEARPES portava avanti il "Centro
di documentazione e informazione sul disagio
giovanile" aperto a tutti e intenzionato a dar voce ai lati più nascosti
dei più giovani; Nel 1994, la la Onlus
aveva approvato un Protocollo d'Intesa con l'Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di L'Aquila, riguardante il ricevimento
di minori sottoposti a misure restrittive della libertà personale ed è
impegnata con il Comune di Pescara per l'invio in affido dei minori.
nell'ambito del Fondo Nazionale di Intervento
per la Lotta alla Droga ai sensi dell'art. 127 DPR 309/90 nasceva il
"Centro di ascolto e prima accoglienza
per giovani in difficoltà" gestito dalla Cooperativa CEARPES nel
territorio del Comune di Montesilvano nel quale professionisti quali
psicologi ed assistenti sociali, appoggiati dai volontari, offrivano servizi di segretariato sociale e
ascoltavano le richieste di chi chiedeva loro aiuto, cercando possibili
soluzioni; Nello stesso anno, sempre grazie supporto del Dipartimento Affari
Sociali, secondo la Legge 216/91, veniva
portato avanti dalla Cooperativa il "Progetto Ludoteca Comunale" nel
territorio del Comune di Cepagatti
con l'ausilio di personale specializzato che intratteneva i più piccoli nel
periodo extrascolastico; Contemporaneamente, nello stesso anno, grazie alla
sovvenzione del Dipartimento Affari
Sociali nell'ambito del fondo Nazionale di Intervento per la Lotta alla Droga
ai sensi art. 127 del DPR 309/90, CEARPES portava avanti il "Centro
di documentazione e informazione sul disagio
giovanile" aperto a tutti e intenzionato a dar voce ai lati più nascosti
dei più giovani; Nel 1994, la la Onlus
aveva approvato un Protocollo d'Intesa con l'Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di L'Aquila, riguardante il ricevimento
di minori sottoposti a misure restrittive della libertà personale ed è
impegnata con il Comune di Pescara per l'invio in affido dei minori.
Nel biennio '94 — '96 la Cooperativa promuoveva come aveva già fatto
negli anni passati un servizio di prestito
gratuito di libri e materiali ludici attraverso lo strumento del Biblio-Ludobus
"Il Birillo", rivolto ai plessi scolastici ubicati nei
seguenti territori : Comune di Pescara (1°, 5° e 7° Circolo Didattico), Comune di Cepagatti (plessi di Cepagatti,
Villanova e Vallemare), Comune di Montesilvano (1°, 2' e 3° Circolo Didattico) sotto la supervisione della
cattedra di pedagogia dell'università D'Annunzio di Chieti diretta dal Prof. Raffaello Laporta. Sempre dal
1994, la CEARPES si convenzionava con il Ministero della Difesa per l'impiego di Obiettori di
Coscienza in Servizio Sostitutivo Civile. Nello stesso anno in accordo con il Servizio Tossicodipendenze delle
ASL di Pescara e di Chieti vengono inaugurate le Comunità terapeutiche "Il Mandorlo" e "Itaca" al
fine di accogliere utenti tossicodipendenti in stato di trattamento terapeutico riabilitativo.
negli anni passati un servizio di prestito
gratuito di libri e materiali ludici attraverso lo strumento del Biblio-Ludobus
"Il Birillo", rivolto ai plessi scolastici ubicati nei
seguenti territori : Comune di Pescara (1°, 5° e 7° Circolo Didattico), Comune di Cepagatti (plessi di Cepagatti,
Villanova e Vallemare), Comune di Montesilvano (1°, 2' e 3° Circolo Didattico) sotto la supervisione della
cattedra di pedagogia dell'università D'Annunzio di Chieti diretta dal Prof. Raffaello Laporta. Sempre dal
1994, la CEARPES si convenzionava con il Ministero della Difesa per l'impiego di Obiettori di
Coscienza in Servizio Sostitutivo Civile. Nello stesso anno in accordo con il Servizio Tossicodipendenze delle
ASL di Pescara e di Chieti vengono inaugurate le Comunità terapeutiche "Il Mandorlo" e "Itaca" al
fine di accogliere utenti tossicodipendenti in stato di trattamento terapeutico riabilitativo.
Dal 1994 al 1996 si concretizzavano la 1^ e 2^ edizione de
"Educatori di Comunità Terapeutiche" corso teorico-pratico di
Formazione Professionale che intendeva aprire le porte verso un nuovo modo di
relazionarsi con gli utenti e loro disagi, in accordo con l'università "G.
D'Annunzio" di Chieti, Cattedra di
Psichiatria sostenuto da CEARPES.
"Educatori di Comunità Terapeutiche" corso teorico-pratico di
Formazione Professionale che intendeva aprire le porte verso un nuovo modo di
relazionarsi con gli utenti e loro disagi, in accordo con l'università "G.
D'Annunzio" di Chieti, Cattedra di
Psichiatria sostenuto da CEARPES.
Nel 1995, grazie ai
finanziamenti del Ministero dei Lavori Pubblici secondo l' art. 128 DPR 309/90
La Cooperativa costruiva un'immobile
dove poi avrebbe avuto residenza la sede della Comunità Terapeutica per
tossicodipendenti in agro di Catignano (PE) che intendeva reinserire gli utenti
che mondo del lavoro attraverso le attività
agricole;
finanziamenti del Ministero dei Lavori Pubblici secondo l' art. 128 DPR 309/90
La Cooperativa costruiva un'immobile
dove poi avrebbe avuto residenza la sede della Comunità Terapeutica per
tossicodipendenti in agro di Catignano (PE) che intendeva reinserire gli utenti
che mondo del lavoro attraverso le attività
agricole;
Tra il '95 e il '96 veniva
attuato il progetto Centro Aggregazione giovanile "Il Domino", per
conto dell'Amministrazione Comunale
di Cepagatti (PE), finalizzato alla valorizzazione del tempo libero dei preadolescenti e adolescenti, con attività di
animazione socio-culturale destinate a interessare l'intera società. Il
progetto che veniva portato avanti da CEARPES era finanziato dal Dipartimento
Affari Sociali nell'ambito del Fondo Nazionale di Intervento per la Lotta alla
Droga, ai sensi del D.P.R. 309/90.
attuato il progetto Centro Aggregazione giovanile "Il Domino", per
conto dell'Amministrazione Comunale
di Cepagatti (PE), finalizzato alla valorizzazione del tempo libero dei preadolescenti e adolescenti, con attività di
animazione socio-culturale destinate a interessare l'intera società. Il
progetto che veniva portato avanti da CEARPES era finanziato dal Dipartimento
Affari Sociali nell'ambito del Fondo Nazionale di Intervento per la Lotta alla
Droga, ai sensi del D.P.R. 309/90.
Dal 1995 al 1996 era stato attivato un Centro Ascolto e Prima
Accoglienza "Colle del Vento" gestito la Cooperativa, nel
Comune di Montesilvano (PE), attraverso un finanziamento erogato ai sensi
dell'art. 127 D.P.R. 309/90, per la
realizzazione di seguenti prestazioni: primo supporto ed orientamento psicosociale a giovani in stato di disagio e ai
relativi nuclei familiari; informazione sulle strutture esistenti nel territorio; individuazione, nel riguardo dell'autonomia
degli utenti, di percorsi e di risorse in risposta ad ogni singola situazione di disagio; attivazione
di sinergie tra enti ed Istituzioni competenti in materia di problematiche giovanili.
Accoglienza "Colle del Vento" gestito la Cooperativa, nel
Comune di Montesilvano (PE), attraverso un finanziamento erogato ai sensi
dell'art. 127 D.P.R. 309/90, per la
realizzazione di seguenti prestazioni: primo supporto ed orientamento psicosociale a giovani in stato di disagio e ai
relativi nuclei familiari; informazione sulle strutture esistenti nel territorio; individuazione, nel riguardo dell'autonomia
degli utenti, di percorsi e di risorse in risposta ad ogni singola situazione di disagio; attivazione
di sinergie tra enti ed Istituzioni competenti in materia di problematiche giovanili.
Nel 1995 si svolgeva, promosso dalla Onlus, il Convegno Nazionale
di psichiatria sulle tossicodipendenze
"Tra Deserti e Labirinti" presso l'Università "G.
D'Annunzio" dove tra i tanti partecipava
il Prof Di Giannantonio, e sempre nello stesso anno si teneva il Convegno
Provinciale su "Disagio Giovanile
: situazione e prospettive di intervento" presso l'Aula Consiliare Amm.ne Provinciale.
Nell'ambito Progetto "Estate '95" la Cooperativa svolgeva attività
estive di animazione educativa rivolte ai
minori residenti nel Comune di Pescara, per conto della Amministrazione
Comunale.
di psichiatria sulle tossicodipendenze
"Tra Deserti e Labirinti" presso l'Università "G.
D'Annunzio" dove tra i tanti partecipava
il Prof Di Giannantonio, e sempre nello stesso anno si teneva il Convegno
Provinciale su "Disagio Giovanile
: situazione e prospettive di intervento" presso l'Aula Consiliare Amm.ne Provinciale.
Nell'ambito Progetto "Estate '95" la Cooperativa svolgeva attività
estive di animazione educativa rivolte ai
minori residenti nel Comune di Pescara, per conto della Amministrazione
Comunale.
Tra il '95 e il '96 aveva
luogo il Corso biennale, teorico-pratico di formazione professionale definito ergoterapia (disciplina riabilitativa che facilita
e migliora la partecipazione nella società) per "Coltivatore agricolo in genere", rivolto ad utenze sfavorite
come ristretti e tossicodipendenti, voluto da CEARPES per conto della Regione Abruzzo (Corso F.S.E. 1995 n° 56).,
luogo il Corso biennale, teorico-pratico di formazione professionale definito ergoterapia (disciplina riabilitativa che facilita
e migliora la partecipazione nella società) per "Coltivatore agricolo in genere", rivolto ad utenze sfavorite
come ristretti e tossicodipendenti, voluto da CEARPES per conto della Regione Abruzzo (Corso F.S.E. 1995 n° 56).,
Nel 1996 la
Cooperativa procedeva a realizzare il progetto "Ludoteca Comunale"
per conto dell'Amministrazione Comunale di
Cepagatti che promuoveva l'innalzamento della qualità del tempo libero dei minori, finanziato dal Dipartimento
Affari Sociali, ai sensi della L.216/91.
Cooperativa procedeva a realizzare il progetto "Ludoteca Comunale"
per conto dell'Amministrazione Comunale di
Cepagatti che promuoveva l'innalzamento della qualità del tempo libero dei minori, finanziato dal Dipartimento
Affari Sociali, ai sensi della L.216/91.
2014 Oggi la
CEARPES
CEARPES
Associazione "Amici di CEARPES"
Amici di CEARPES viene costituita
presso lo studio notarile Barbara Amicarelli in Pescara il 29 aprile 2014.
L'associazione Amici di CEARPES Onlus, nasce con l'intento di tutelare i più
deboli, gli utenti delle strutture sociosanitarie
ma anche di tutelare le strutture stesse ove queste rispondano ai requisiti
necessari che la stessa associazione prevede di verificare. Osservazione,
studio dei casi, analisi della situazione ed una forte
attenzione alla mediatizzazione degli eventi saranno tra le priorità di
"Amici di CEARPES". A queste si
aggiungeranno le attività che da sempre CEARPES ha saputo fare meglio: la tutela dei più deboli.
Invalidi, tossicodipendenti, minori in difficoltà, ex degenti di istituti
psichiatrici ecc. Tutte quelle figure ai
margini della struttura sociale di cui gli Amici di CEARPES hanno sempre seguito,
con pazienza, amore e professionalità le vicende umane e sanitarie. Prima
nazionale "Nove petali di Loto" è
un testo di fantasia, liberamente ispirato ad una storia vera della Cooperativa CEARPES
sociale." Regia di Milo Vallone Assistente alla regia: Daniela De Rubeis
Musiche originali di Gianluigi
Antonelli Produzione video e post produzione a cura di: Acciaierie Sonore
Organizzazione e produzione
esecutiva: Tam Tam Communications 11 titolo richiama il numero di anni (o
petali di vita) di cui la vicenda presentata si compone. Il fiore di loto è un
fiore splendido che si può ammirare ovunque perché presente in tutto il mondo, ma la sua esistenza non è così
semplice e piena di splendore come si potrebbe immaginare. Diversamente
da tutti gli altri fiori, infatti, quando il
loto comincia a germogliare, si
trova sotto l'acqua sporca di laghi o piccoli stagni, attorniato da fango e
melma e assalito da pesci e insetti. A
dispetto di queste condizioni, il fiore di loto si fa forza e, crescendo, sale
verso la superficie dell'acqua. E' ancora solo un gambo con alcune foglie e un
piccolo baccello. Con il passare del tempo lo stelo continua ad allungarsi e il baccello pian piano emerge
dall'acquitrino. E' allora che il loto inizia ad aprirsi, petalo dopo petalo, nell'aria pulita e nel sole. Il fiore di
loto è pronto per compiacere gli occhi di tutto il mondo. Un quadro
drammatico, ispirato da una vicenda che ha fatto clamore e continua a farlo per l'evidenza di quegli elementi di malaffare, di
superficialità e veemenza che sono un emblema dell'Italia che prova a
farcela ma sbatte contro il muro d'acciaio degli interessi dei pochi. La
vicenda kafkiana di un uomo nel giusto calpestato da un meccanismo capace di
sminuzzare chi prova a mettersi di traverso,
anche solo per difendere se stesso, il proprio lavoro, i principi in cui crede.
presso lo studio notarile Barbara Amicarelli in Pescara il 29 aprile 2014.
L'associazione Amici di CEARPES Onlus, nasce con l'intento di tutelare i più
deboli, gli utenti delle strutture sociosanitarie
ma anche di tutelare le strutture stesse ove queste rispondano ai requisiti
necessari che la stessa associazione prevede di verificare. Osservazione,
studio dei casi, analisi della situazione ed una forte
attenzione alla mediatizzazione degli eventi saranno tra le priorità di
"Amici di CEARPES". A queste si
aggiungeranno le attività che da sempre CEARPES ha saputo fare meglio: la tutela dei più deboli.
Invalidi, tossicodipendenti, minori in difficoltà, ex degenti di istituti
psichiatrici ecc. Tutte quelle figure ai
margini della struttura sociale di cui gli Amici di CEARPES hanno sempre seguito,
con pazienza, amore e professionalità le vicende umane e sanitarie. Prima
nazionale "Nove petali di Loto" è
un testo di fantasia, liberamente ispirato ad una storia vera della Cooperativa CEARPES
sociale." Regia di Milo Vallone Assistente alla regia: Daniela De Rubeis
Musiche originali di Gianluigi
Antonelli Produzione video e post produzione a cura di: Acciaierie Sonore
Organizzazione e produzione
esecutiva: Tam Tam Communications 11 titolo richiama il numero di anni (o
petali di vita) di cui la vicenda presentata si compone. Il fiore di loto è un
fiore splendido che si può ammirare ovunque perché presente in tutto il mondo, ma la sua esistenza non è così
semplice e piena di splendore come si potrebbe immaginare. Diversamente
da tutti gli altri fiori, infatti, quando il
loto comincia a germogliare, si
trova sotto l'acqua sporca di laghi o piccoli stagni, attorniato da fango e
melma e assalito da pesci e insetti. A
dispetto di queste condizioni, il fiore di loto si fa forza e, crescendo, sale
verso la superficie dell'acqua. E' ancora solo un gambo con alcune foglie e un
piccolo baccello. Con il passare del tempo lo stelo continua ad allungarsi e il baccello pian piano emerge
dall'acquitrino. E' allora che il loto inizia ad aprirsi, petalo dopo petalo, nell'aria pulita e nel sole. Il fiore di
loto è pronto per compiacere gli occhi di tutto il mondo. Un quadro
drammatico, ispirato da una vicenda che ha fatto clamore e continua a farlo per l'evidenza di quegli elementi di malaffare, di
superficialità e veemenza che sono un emblema dell'Italia che prova a
farcela ma sbatte contro il muro d'acciaio degli interessi dei pochi. La
vicenda kafkiana di un uomo nel giusto calpestato da un meccanismo capace di
sminuzzare chi prova a mettersi di traverso,
anche solo per difendere se stesso, il proprio lavoro, i principi in cui crede.
Riflessioni del Prof. Francesco Bruno sulla vicenda
CEARPES
CEARPES
..... "Oggi
la mia fiducia utopistica e giovanile si è molto moderata perché l'esperienza
mi ha
la mia fiducia utopistica e giovanile si è molto moderata perché l'esperienza
mi ha
dimostrato che ancora
non è tempo e che grandi passi debbono ancora essere fatti perché si creino le condizioni di una rifondazione reale della
società in cui il bene comune sia posto effettivamente al primo posto dei desideri e degli interessi della gente.
Non nego che tra i tanti elementi che mi hanno spinto a queste
posizioni, ancora forse utopistiche, ma comunque più realistiche e meglio
orientate di prima, riveste un posto
importante la difesa cui ho partecipato quale consulente di parte della
CEARPES, ovvero di quella comunità abruzzese che accoglieva minori con
gravi e gravissimi disagi socio comportamentali
e psichiatrici, che operava nella provincia di Pescara in modo talmente
invidiabile da turbare
alcune ruvide coscienze che, invece di favorirla, si adoperarono con tutti i mezzi, per distruggerla e
soprattutto per infangarla in modo vile, in modo da rappresentarla come luogo
di violenza e di sopraffazione verso i più
deboli e così cancellarla dal panorama esistente dei Servizi capaci e degni di svolgere adeguatamente la loro funzione."...
non è tempo e che grandi passi debbono ancora essere fatti perché si creino le condizioni di una rifondazione reale della
società in cui il bene comune sia posto effettivamente al primo posto dei desideri e degli interessi della gente.
Non nego che tra i tanti elementi che mi hanno spinto a queste
posizioni, ancora forse utopistiche, ma comunque più realistiche e meglio
orientate di prima, riveste un posto
importante la difesa cui ho partecipato quale consulente di parte della
CEARPES, ovvero di quella comunità abruzzese che accoglieva minori con
gravi e gravissimi disagi socio comportamentali
e psichiatrici, che operava nella provincia di Pescara in modo talmente
invidiabile da turbare
alcune ruvide coscienze che, invece di favorirla, si adoperarono con tutti i mezzi, per distruggerla e
soprattutto per infangarla in modo vile, in modo da rappresentarla come luogo
di violenza e di sopraffazione verso i più
deboli e così cancellarla dal panorama esistente dei Servizi capaci e degni di svolgere adeguatamente la loro funzione."...
.... "Non dobbiamo dimenticare che si può e si
deve vincere quando qualcuno gioca contro la nostra
deve vincere quando qualcuno gioca contro la nostra
onestà ed il nostro lavoro e ciò non solo per continuare
ad esistere con orgoglio, ma anche per dimostrare
che la ragione e la serietà sono ancora componenti non trascurabili, ma
essenziali per il nostro mondo, quello cioè che noi vogliamo far vincere
e della cui vittoria finale vogliamo portare 1' intera responsabilità. Ed è
proprio per questo infatti che, come ho detto, pur non essendo più un disarmato
idealista conservo ancora intero il mio patrimonio di idee e ne sento la
responsabilità verso le nuove generazioni a cui
indirizziamo la "Storia di CEARPES" perché ne facciano tesoro."
Francesco Bruno
ad esistere con orgoglio, ma anche per dimostrare
che la ragione e la serietà sono ancora componenti non trascurabili, ma
essenziali per il nostro mondo, quello cioè che noi vogliamo far vincere
e della cui vittoria finale vogliamo portare 1' intera responsabilità. Ed è
proprio per questo infatti che, come ho detto, pur non essendo più un disarmato
idealista conservo ancora intero il mio patrimonio di idee e ne sento la
responsabilità verso le nuove generazioni a cui
indirizziamo la "Storia di CEARPES" perché ne facciano tesoro."
Francesco Bruno
Note
·
ilcentro.gelocal.it/.../comunita-lager-in-aula-testimonianza-choc-della-pr...
www.ilgiornale.it/.../comunit-salva-vite-i-processi-inutili-uccidono-1060...
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› Chieti
e provincia › Chieti
e Provincia
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www.ilsussidiario.net/...e.../NOVE-PETALI-DI-LOTO.../546928/
Bibliografia
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La Doppia Faccia della "Doppia Diagnosi"
[21] (http://www.francoangeli.it/Ricerca/Scheda_libro.aspx?CodiceLibro=306.11)
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·
Quale Comunità per Quale Minore [22] (http://www.francoangeli.it/Ricerca/Scheda
libro.aspx? CodiceLibro=1130.154)
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·
Comunità Terapeutiche per Psicosi [23] (http://www.coopliliumit/erano-cosi-bravi-che-hannochiuso.php)
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·
Ragazzi di
Quartiere [24] (http://www.redattoresociale.it/Banche%20Dati/Biblioteca/Dettaglio/223869/RAGAZZI-DIQUARTIERE)
Ragazzi di
Quartiere [24] (http://www.redattoresociale.it/Banche%20Dati/Biblioteca/Dettaglio/223869/RAGAZZI-DIQUARTIERE)
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Associazione (diritto)
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· l, Articolo su Wildnotizie: "Nove petali di
loto" ... il caso CEARPES diventa una piece teatrale
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