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Allarme Scientology è una biblioteca
web, che raccoglie e fornisce al pubblico materiale critico sul discusso movimento a carattere religioso denominato
Scientology.
Allarme Scientology non è propriamente un sito critico inteso come luogo in cui manifestare il proprio dissenso verso Scientology. Esso è invece una grande
biblioteca di documenti istituzionali, sentenze, relazioni accademiche, libri, testi vari e testimonianze personali. Gran parte dei testi disponibili sono stati tradotti dalla
lingua inglese.
Nasce ufficialmente nel marzo del
1998 per iniziativa di "Martini" ed "Harry", anche se, con nome diverso, era già operativo dall'aprile
1997.
La scelta di usare degli pseudonimi è motivata dall'esigenza di preservare la propria privacy in considerazione della pratica interna al movimento che impone di troncare ogni rapporto con amici e parenti critici del movimento (cosiddetta
disconnessione).
L'iniziativa nasce sulla base di alcune motivazioni:
- l'esperienza personale degli autori. Uno era stato personalmente seguace del movimento, l'altro aveva avuto modo di osservare dall'esterno il suo funzionamento, la sua pervasività e la sua capacità di affascinare e attrarre le persone. Martini, in particolare, constata sulla "propria pelle" quanto siano di aiuto, nel percorso di uscita e di decondizionamento, le informazioni esterne, le biografie indipendenti su Ron Hubbard e le testimonianze degli ex membri che, in quegli anni, su Internet, erano presenti solo in lingua inglese.
- la constatazione che in Italia (a differenza dei paesi anglofoni e francofoni) non esistevano, o erano difficilmente reperibili, informazioni o pubblicistica indipendente su Scientology. Parenti, amici, seguaci o chi veniva semplicemente avvicinato da una delle molteplici entità che fanno capo al movimento non aveva modo di attingere ad informazioni che non fossero autoprodotte.
Negli anni diversi tentativi sono stati fatti per oscurare Allarme Scientology e/o per scoprire l'identità dei suoi curatori.
Nel dicembre
1998, Harry e Martini ricevono una strana richiesta di collaborazione che si rivela essere un
escamotage per ricevere informazioni sulla loro attività ed identità. Nello stesso periodo si moltiplicano le richieste di alquanto improbabili "giornalisti" che sollecitano informazioni personali senza lasciare tuttavia recapiti credibili.
A inizio
2000 Harry lascia, e l'attività resta di unica responsabilità di Martini.
A metà dello stesso anno compare un
sito internet denominato
tellitall. In esso si afferma che il sito Allarme Scientology è il punto centrale di un complotto ordito contro Scientology da, fra gli altri,
Luciano Violante, un funzionario dell'Ufficio Culti del
Ministero dell'Interno e dal
CICAP. La tesi viene ripresa da un'interpellanza parlamentare dell'onorevole
Teresio Delfino (UDC)
[1], e da una interrogazione a risposta scritta dei deputati Enrico Nan e Gianni Pilo (FI). Il tutto verrà a sua volta ripreso con molto clamore dalla rivista "Diritti dell'Uomo", edita dalla
Chiesa di Scientology Italia. Alla fine la vicenda si rivelerà una marchiana montatura ad opera di ignoti.
[2]
Nel
2007 viene pubblicata, in forma anonima, una pagina internet (
hate site) diffamante e riportante i dati identificativi di Martini con tanto di indirizzi e numeri di telefono. Inoltre sedicenti investigatori privati avevano contattato, o si erano presentati personalmente, nel piccolo paese di residenza di Martini e presentandosi come "
polizia privata incaricata dalla Procura di Milano" di condurre indagini sul suo conto avevano fatto domande afferenti al suo privato. Una tattica simile, denominata "
investigazione rumorosa", è codificata nella "dottrina religiosa" della Chiesa di Scientology. La tattica, solitamente preceduta da una "investigazione silenziosa", altrettanto codificata che prevede la raccolta di informazioni sul soggetto, ha lo scopo di
intimidire il critico e di provocarne
ostracismo, isolandolo dalla sua comunità.
[3] [4]
Sul finire del
2006 Martini decide di abbandonare lo pseudonimo di cui si è servita per 9 anni e di presentare a suo nome una sua relazione al convegno annuale della
F.E.C.R.I.S. - Federazione dei Centri di Ricerca e Informazione sul Settarismo - che si terrà la primavera successiva ad
Amburgo.
Nel maggio
2007 Martini firma per la prima volta su "Allarme Scientology" una pagina con il proprio nome e cognome: Simonetta Po.
La pagina denuncia i tentativi di molestia, sia in patria che in occasione del convegno di Amburgo. Tali molestie, documentate da filmati e testimonianze, sono state oggetto di denuncia presso le autorità di polizia.
Nel
2011 per Simonetta Po viene sancito il
non luogo a procedere per il reato di
diffamazione a seguito della denuncia-querela presentata dal
CCDU e altre associazioni che erano parte del comitato promotore della campagna denominata
perché non accada. Oltre il
GIP anche la
Corte di cassazione respinge le richieste di tali associazioni che contestavano come Simonetta Po, in uno scritto su un
newsgroup, avesse accostato CCDU e
perché non accada a Scientology
[5].
- ^ Interpellanza di Teresio Delfino
- ^ Ricostruzione della vicenda relativa a tellitall a cura di Miguel Martinez
- ^ Rapporto del Dipartimento di pubblica sicurezza del 1998
- ^ (EN) "A Manual of Justice", L. Ron Hubbard, 1959
- ^ Non luogo a procedere: Scientology e altre Onlus molestano una voce critica.