Nella mia qualità di Presidente e legale rappresentante
della Lilium Società Cooperativa a r.1. Onlus, con sede in san Giovanni Teatino
(CH) Contrada Sambuceto, Via Verdi n. 18, formulo con la presente espresso
invito e diffida ad astenervi per l'avvenire dal pubblicare notizie e
riferimenti, concernenti la predetta Lilium, privi del necessario preventivo
rigoroso controllo e verifica circa la loro fondatezza ed attendibilità, nonché
del necessario contraddittorio con la rappresentanza della Lilium stessa, e
tali da causare conseguentemente ingiustificata gravissima ed irreparabile
lesione dell'immagine, della reputazione, del prestigio e del decoro della
Lilium.
Gabriella
Maffiolettti (Adiantum); Silvio De Fanti; Paolo Roat (Scientology)
Nella precisata mia
qualità formulo altresì espresso invito e diffida a voler provvedere
all'immediata rettifica di notizie e riferimenti alla Lilium, già pubblicati,
con titoli, tenore e contenuto gratuitamente ed ingiustamente diffamatori, e
finanche calunniosi.
Si fa riferimento in
particolare agli articoli concernenti pretesi "abusi e droga nella
comunità", "nella comunità circolavano droga ed alcool",
"droga alcool e abusi sessuali in comunità: la Lilium denunciata",
"droga e abusi su minori nel centro Lilium", e ad analoghi articoli
similari, comparsi sulle testate giornalistiche online:
"ChietiToday", "Abruzzo24ore.tv",
"PrimaDanoi.it", "il-Cittadino" ed altre, nonché in vari
Blog.
Detti articoli non
appaiono rispettosi, ad avviso dello scrivente dei limiti all'esercizio del
diritto di cronaca, costituiti dalla verità o veridicità delle notizie e della
obiettività e continenza dell'esposizione narrativa, evidenziando una
rimarchevole carenza nella preventiva necessaria attività di vaglio e controllo
delle notizie di che trattasi, comprovata dalla censurabile omissione di ogni e
qualsivoglia interpello dei vertici della Lilium in ordine a tali notizie.
Si sarebbe in tal
modo agevolmente appurato che per quel che concerne l'episodio relativo ad
asseriti abusi sessuali che avrebbe subito all'interno della stessa Comunità
Lilium una ragazza minorenne di Trento ad opera di un infermiere, la Procura
della Repubblica di Chieti, in persona del P.M. titolare delle indagini
Dott.ssa Ponziani, ha richiesto l'archiviazione del procedimento penale,
instaurato a seguito di denuncia da parte della madre di tale ragazza,
archiviazione disposta dal competente GIP del Tribunale di Chieti.
Si sarebbe parimenti
appurato che anche relativamente all'episodio concernente la morte di un
ragazzo napoletano di 15 anni, avvenuta a poche ore dal suo ricovero nella
comunità Lilium, nessun iniziativa è stata assunta nei confronti dei
responsabili della Lilium dalla competente Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Chieti, essendo stato riscontrato a seguito di autopsia che il
decesso del predetto minore era stato causato da arresto cardiaco correlato
imputabile a cause naturali.
Anche per ciò che
riguarda le notizie e gli articoli inerenti a presunti episodi di acquisto e circolazione
di droga ed alcool all'interno della comunità Lilium, asseritamente
coinvolgenti giovani pazienti ed educatori della stessa Lilium, si esprime la
convinzione che anche simili episodi siano frutto di una falsa e tendenziosa
esposizione.
Si precisa in
proposito che la Lilium, oltre a sottoporre il personale da assumere alle
proprie dipendenze in qualità di educatori, infermieri ed operatori a
preventivi test psicoattitudinali eseguiti dall'Ufficio A.LA.S.U. diretto dal
noto psichiatra e criminologo Prof. Francesco Bruno, fà effettuare sistematici
controlli a sorpresa sia sul personale dipendente sia sui pazienti ricoverati
in comunità al fine di verificare l'eventuale assunzione di sostanze
stupefacenti.
Si vuoI dire in altri
termini che la Lilium ha assunto ed assume tutte le iniziative atte a prevenire
ed evitare il verificarsi di fenomeni del genere di quelli oggetto di esposto
da parte dell' Avv. Francesco Miraglia, avendo estrema cura e manifestando il
massimo scrupolo per tutto ciò che attiene alla tutela dell'incolumità e della
salute dei pazienti ricoverati nella comunità dalla stessa gestita, nella
consapevolezza delle gravi e/o gravissime problematiche di tali pazienti sono
portatori.
Nei sensi e nei
termini innanzi precisati, si invitano e diffidano pertanto gli organi di
stampa interessati a pubblicare con la massima urgenza le conseguenti
rettifiche relative ai cennati articoli.
Salvo e riservato
ogni diritto, ragione ed azione spettante alla Liliurn, anche per il ristoro
dei gravissimi e forse irreparabili danni e pregiudizi ingiustamente subiti e
subendi a seguito della pubblicazione e propalazione delle notizie sopra
richiamate.
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