Sono la madre di un giovane tossicodipendente che per disgrazia ??? capitato al Narconon Alfiere di cui parla
una cosiddetta operatrice nella sua lettera pubblicata il 3 ottobre
scorso. La signora in questione ??? colei che gestisce il centro
suddetto e quando afferma di sentirsi tanto bene e felice se riesce a
risollevare padri e madri distrutti per un figlio tossicodipendente, a
mio parere dice qualcosa di inesatto. ??? probabile, invece, che si
senta felice perch??? ottiene dalle famiglie ben 2.580 euro al mese
pi??? 800 iniziali come una sorta di tassa d' ingresso, per ciascun
malcapitato che per disperazione si rivolge al suo centro. La tecnologia
di cui parla non ha alcun fondamento scientifico e per di pi???, tutti i
ragazzi sono chiamati a ripetere il ???programma??? anche per due o
pi??? volte, il che vuol dire intascare altre migliaia di euro in un
???tempo??? che risulta poi lo stesso delle altre comunit???
terapeutiche, tanto criticate dal suddetto centro, che per??? non
pretendono nulla dalle famiglie. Concludo dicendo che la signora ci ha
fatto sborsare ben 15.000 e pi??? euro nel giro di circa cinque mesi e
mio figlio ha ricominciato a drogarsi dopo appena una settimana dal
giorno in cui ??? uscito dal suo centro. Abbiamo pagato con estremo
sacrificio solo l' illusione che nostro figlio guarisse. Lo stesso ???
successo ad altri genitori che abbiamo conosciuto: su 9 ragazzi, 5 hanno
continuato a drogarsi, di qualcuno non si ??? saputo pi??? niente e 2
sono rimasti a fare gli operatori. R. S. ???Non abbiamo la bacchetta
magica???. Sono le parole con cui Roberta Cascadan, l' operatrice del
Narconon Alfieri di Pesaro, giustifica il mancato funzionamento del
metodo riabilitativo del centro con suo figlio, gentile lettrice. In
compenso, la signora Cascadan conferma cifre e tempi medi occorrenti per
completare il programma. ???Non siamo sovvenzionati e i soldi della
retta ci servono per affrontare le spese di gestione, mediche e dei
servizi vari???, dice. ???Otto su dieci ospiti - aggiunge - impiegano
cinque mesi per completare il programma; il 70 per cento dei quali
riesce a liberarsi della droga???. Un risultato notevole, aggiungiamo
noi, che se fosse confermato indurrebbe, probabilmente, gli operatori
delle numerose e varie comunit??? terapeutiche esistenti in Italia a
sbarazzarsi dei loro sistemi per seguire quello insegnato da L. Ron
Hubbard, il fondatore della chiesa di Scientology che ???ispira??? i
centri Narconon. Lei, gentile lettrice, ricorda per??? altri nove casi,
oltre a quello di suo figlio, i cui risultati non sembrano quelli
vantati dai seguaci del ???guru??? Hubbard. D' altra parte dobbiamo
ricordare che lo stesso ???maestro??? non ??? mai riuscito a dimostrare
la validit??? dei suoi metodi che a suo dire avrebbero guarito malattie
incurabili - come i tumori in fase avanzata - e riportato in vita
addirittura i morti. Non esiste, per quanto ne sappiamo, una sola prova
che confermi quanto reclamizzato da Scientology. Come non ci ??? noto
alcun riconoscimento scientifico sulla validit??? della metodologia
Narconon, basata tutta sulla sudorazione e la somministrazione di
integratori farmaceutici, vale a dire vitamine che se impiegate in dosi
eccessive possono rivelarsi pericolose. Gli operatori del Narconon
sostengono che prestigiosi scienziati hanno sperimentato e valutato
positivamente il metodo, ma, stando a quanto reclamizzato anche
attraverso Internet, i nomi a sostegno della sua validit??? sono, guarda
caso, gli stessi che compongono il cosiddetto Consiglio scientifico
internazionale del Narconon. Malgrado tutto questo ai centri Narconon
non mancano i ???clienti???. La disperazione fa diventare ingenui.
Piero Bongini
Bongini PieroI gruppi legati a Scientology (Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU))
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