Les deux principales branches françaises du mouvement de Ron Hubbard sont condamnées à une amende et leurs leaders à de la prison avec sursis. Mais la Scientologie pourra poursuivre ses activités en France.
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Le tribunal correctionnel a jugé qu'une «très forte amende» était «plus opportune» qu'une interdiction pure et simple des deux principales activités de l'Association spirituelle de l'Eglise de Scientologie, le Celebrity Centre (ASES-CC) et sa librairie SEL. «L'interdiction d'exercer risquerait d'engendrer une poursuite de l'activité hors du cadre légal», ont estimé les magistrats. Le tribunal a par ailleurs insisté sur le fait que les deux structures scientologues devront diffuser très largement le jugement. Celui-ci devra ainsi être publié dans des journaux français mais aussi étrangers.
«C'est une décision historique, c'est la première fois en France que la personne morale de l'Église de Scientologie est condamnée pour escroquerie en bande organisée», s'est félicité l'avocat des parties civiles, Me Morice. La Mission interministérielle de vigilance et de lutte contre les dérives sectaires (Miviludes) s'est montrée satisfaite de «peines lourdes».
La Scientologie fait appel du jugement
L'association a toutefois annoncé qu'elle ferait appel «dès mardi» du jugement. Son avocat, Me Patrick Maisonneuve, a affirmé voir une «contradiction assez évidente» dans le jugement lu par la présidente du tribunal quelques minutes plus tôt. «On ne peut pas dire d'un côté ‘je condamne la Scientologie pour escroquerie en bande organisée' et de l'autre ‘je ne vous interdis pas parce que si je vous interdisais, l'escroquerie pourrait se poursuivre de manière inorganisée'». Mais «ce qui me paraît important, c'est que cette association peut aujourd'hui continuer son activité. Elle doit continuer à exister», s'est-il réjoui.Considéré comme une religion aux États-Unis, le mouvement fondé en 1954 par l'écrivain américain de science-fiction Ron Hubbard a été classé parmi les sectes, en France, dans un rapport parlementaire de 1995. Un rapport qui n'a jamais été actualisé depuis. L'organisation, qui revendique 12 millions d'adeptes dans le monde et 45.000 dans l'Hexagone, fonde son action sur la dianétique, une «science» qui permettrait d'accéder au bonheur en se purifiant des éléments mentaux négatifs, notamment grâce à un appareil électrique appelé électromètre.
Un jugement peu sévère par rapport aux peines requises
Dans ce dossier, on reproche aux deux principales structures françaises de la Scientologie, ainsi qu'à six scientologues, d'avoir soutiré des dizaines de milliers d'euros à quatre anciens adeptes, en profitant de leur vulnérabilité.Le 15 juin, le parquet avait requis la dissolution des deux structures, une amende de 4 millions d'euros et des peines de prison avec sursis contre les principaux prévenus. Mais cette dissolution était en fait inapplicable. Une modification de loi intervenue le 12 mai, mais passée inaperçue jusqu'en septembre, ne permet en effet plus de dissoudre une secte pour escroquerie. Cette information avait provoqué en septembre un tollé général, les détracteurs de la Scientologie accusant l'organisation d'avoir «infiltré» l'Assemblée nationale, voire même la Chancellerie, et piloté cette modification législative. Le Parlement avait rétabli mi-septembre par un amendement au Sénat cette possibilité de dissolution.
I gruppi legati a Scientology (Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU))
RispondiEliminaPer approfondire, vedi Association for Better Living and Education, Narconon, Hubbard College of Administration e Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani.
Scientology, anche in Italia, è presente con numerose organizzazioni collegate. Quattro di esse agiscono sotto l’”ombrello” dell’Association for Better Living and Education
Applied Scholastics,
Criminon,
Fondazione Via della Felicità,
Narconon.
Altri gruppi legati a Scientology sono:
Associazione per i diritti umani e la tolleranza onlus,
Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU),
Cult Awareness Network,
Gioventù per i Diritti Umani – Diritti e Tolleranza,
Hubbard College of Administration,
Ministri Volontari, PROCIVICOS (Ministri Volontari per la Protezione Civile),
WISE (World Institute of Scientology Enterprises).
Attraverso questi gruppi sono state lanciate campagne pubbliche tra cui: “Dico no alla Droga”, “Voglia di Imparare”, “Perché non accada” e “United For Africa”[67]. Tali campagne vengono indicate come un mezzo per farsi pubblicità “a poco prezzo”[68] e raramente viene esplicitato che dietro la campagna c’è Scientology[68][69].
I critici sostengono che tali gruppi e attività sarebbero “di facciata”, utili per diffondere occultamente gli ideali religiosi di Scientology in ambiti laici in cui non sarebbero altrimenti ammessi, per reclutare nuovi seguaci e per diffondere un senso di legittimità[70]. Alcuni dei suddetti enti (CCDU, Narconon, Applied Scholastics) nonostante negli Stati Uniti facciano parte del “gruppo” di affiliate che godono dell’esenzione fiscale concessa a Scientology nel 1993 (in quanto impegnati al perseguimento di un fine religioso), in Italia sono stati registrati in modo autonomo e negano ogni legame con la “organizzazione madre”, presentandosi come entità del tutto autonome, laiche e al più collegate solo “ideologicamente” ma non subordinate ad essa. In realtà, ex staff e sostenitori dell’organizzazione hanno successivamente dichiarato di poter dimostrare che nessuna di queste organizzazioni è in realtà autonoma, in quanto ogni decisione esecutiva proviene o deve comunque essere sottoposta preventivamente al vaglio dell’Ufficio degli Affari Speciali di Scientology. Tutti i recapiti telefonici del CCDU, ad esempio, fanno capo ad utenze interne di Scientology, e le attività della Onlus sul territorio sono coordinate da un membro della Sea Org, il responsabile per la riforma sociale.
Fonte:Wilkipedia
Assolti i vertici della Cooperativa Cearpes-Coop Lilium perché il fatto non sussiste. Scagionati Quattrocchi Dominique e Gabriele Pompinetti
RispondiEliminaAssolti in Appello perché il fatto non sussiste, con richiesta di assoluzione formulata dallo stesso Pm nel procedimento di secondo grado, il giudice Ettore Picardi, il quale ha ritenuto “più che convincenti” i motivi di appello predisposti dal difensore Avv. Federico Di Giovanni di Pescara. È l’epilogo della vicenda che ha visto coinvolti Dominique Quattrocchi e Gabriele Pompinetti. Nei loro confronti gravava l’accusa di reato di bancarotta fraudolenta formulata in primo grado dal Pm di Chieti Giuseppe Falasca.
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In tal modo la cooperativa Cearpes – dal 2007 posta in liquidazione coatta amministrativa – si sarebbe trovata nell’impossibilità di esercitare qualsiasi attività economica e si sarebbero ostacolati gli organi del fallimento nella liquidazione dell’attivo. Secondo le accuse la presunta manovra avrebbe danneggiato i creditori dell’azienda insolvente Cearpes e avrebbe reso difficile la ricollocazione sul mercato di beni non immediatamente disponibili, ed in questo si sarebbe ravvisato un reato. Il proscioglimento da ogni accusa è avvenuto tramite sentenza della Corte d’Appello dell’Aquila datata 27 giugno 2013, collegio composto dai giudici Fabrizia Francabandera, presidente, Aldo Manfredi e Gabriella Tascone. La sentenza ha dimostrato come il contratto intercorso tra Cearpes e Lilium non fosse assolutamente dettato da finalità illecite, tutt’altro: la decisione di trasferire l’azienda a una nuova società, costituita ad hoc, era determinata «dalla necessità di non interrompere il servizio» (delicatissimo, che la cooperativa Cearpes «non era al momento più in grado di fornire per le condizioni economiche in cui versava») e «di evitare la dispersione del patrimonio professionale della stessa».
Ostacolare, sulla base di quei presupposti rivelatisi infondati, le attività della Lilium, «anche in considerazione della carenza di strutture similari sul territorio nazionale», in grado di ospitare e assistere minori psichiatrici gravi, avrebbe «pregiudicato i pazienti stessi», per i quali «il servizio non può essere interrotto» da un giorno all’altro, e avrebbe arrecato un grave disagio alle famiglie e alle Asl di provenienza, costrette a cercare altre strutture ospitanti adeguate alle particolari esigenze dei pazienti. A fronte del debito contratto, la Lilium si era in realtà impegnata a corrispondere quanto dovuto ai lavoratori, ad «effettuare interventi di straordinaria manutenzione e di miglioramento delle strutture stesse» e «ad assumersi le spese necessarie per le regolarizzazioni urbanistiche e quelle per l’esercizio dell’attività», e ciò a sicuro incremento del valore del patrimonio aziendale che sarebbe altrimenti rimasto inutilizzato nelle disponibilità della società cedente Cearpes. Finalmente si è riconosciuta in tutto questo l’intenzione «di proteggere tale patrimonio aziendale e mantenere l’attività nella prospettiva di salvataggio della società Cearpes».
Proprio la non valorizzazione del patrimonio, se fosse stato lasciato inattivo sotto la semplice custodia dei commissari liquidatori, ne avrebbe sicuramente dissolto, entro breve tempo, ogni valore e anche ogni possibilità reddituale e occupazionale. In effetti, la parte di patrimonio immobiliare rimasta nelle disponibilità dei commissari Cearpes, precisamente i professionisti Francesco Arangio e Fabrizio Di Lazzaro di Roma e Dino Ricciuti di Pescara, ha perso ogni valore, tanto che, a seguito dei ribassi d’asta, oggi vanno in vendita a meno di un quinto del loro valore.
San Giovanni Teatino, 18 Settembre 13
Lilium Soc. Coop. a r.l. Onlus
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