Testimonianza
di un ex scientologist italiano
Tratto dal blog di Rebel Café, 12 novembre 2005.
Carissimo Paolo, ma anche carissimo Davide (se sei ancora dentro) e tutti quelli che sono ancora in Scientology come pubblico o staff, che si stanno "addestrando" o stanno ricevendo auditing; questa è un lettera per voi, da uno che è stato in Scientology per 5 anni e che, con sforzi enormi, è riuscito a uscirne. Per uscirne non intendo solo fisicamente, uscire dalle linee (uso apposta una certa terminologia perché possiate riconoscere un ex scientologo), ma soprattutto uscirne con la testa: questa è la cosa più difficile. Queste righe scritte con un po' troppo di "sentimentalismo" sono per voi; io so che siete belle persone e che le vostre motivazioni sono buone, ma siete stati catturati da qualcosa di più sofisticato di voi, da qualcosa che non vi danno il modo di capire dall'interno. Non mi unisco al coro di disprezzo verso di voi, ho tutta la compassione che in Scientology non esiste (e questa è una grossa "vittoria" per me): il dolore che voi state fingendo di non avere io l'ho vissuto e mi ha spaccato quasi la testa. In internet è possibile trovare molto materiale su cos'è veramente Scientology, è una fortuna, io non disponevo di internet allora per capire Scientology: nessuno sa cos'è? Chi lo critica senza esserci stato dentro non immagina l'inferno che si passa. Chi ne è dentro, e vive quell'inferno è come in un incubo che scambia per sogno e vede l'inferno al di fuori, la sofferenza è enorme per loro, ma si mascherano dietro allo "scopo" della libertà totale per essi e per gli altri. I sintomi per capire questa illusione possono essere colti in ogni istante, basta un minimo di consapevolezza (che ormai è offuscata), con l'osservazione "critica" (che non è il criticismo contro tutto e tutti a priori, caratteristica che vi insegnano essere dell'SP o del PTS, SP persona soppressiva e PTS potenziale trouble source, sorgente di guai... i concetti che Hubbard utilizza per farvi odiare il mondo e le persone attorno a voi che criticano o addirittura sono scettiche su Scientology... fu il primo lavaggio del cervello che io subii col corso "come vincere gli alti e bassi della vita"). Io sono stato dentro a tutto questo dal 1991 al 1996. Frequentavo l'org di Brescia, la "chiesa" di Scientology dei 3 Laghi. Come uno si fa prendere da Scientology è una cosa strana, inspiegabile quasi, a posteriori, ma ha a che fare con dei sottili inganni, sottili trappole psicologiche che fanno leva sul proprio altruismo e sulla propria voglia di migliorare (e perché no sulla propria ambizione), ma anche su una massiccia dose di "ingenuità" (stupidità forse) e la voglia di credere a qualcosa di "risolutivo". Trappole molto sottili all'inizio, ma continue, poi diventano forzature ben forti, come legnate...ma all'inizio tutto è sottile, entra liscio. L'approccio scientifico fa sperare in risultati oggettivi: i corsi di base sono leggeri da sopportare, ti diverti anche a volte, ma già comincia l'opera di "ipnosi".
In Dianetics leggi che l'ipnosi può avvenire solo da incoscienti, e che in dianetics e nell'auditing non c'è ipnosi perché la persona è cosciente... invece l'ipnosi funziona anche da svegli. Lo dimostra palesemente la pubblicità oggi, i suoi messaggi all'inconscio che fanno comperare, ma è un meccanismo evidente fin dagli inizi del secolo, da Freud eccetera... è solo uno dei tanti buchi della teoria di dianetics, ma uno ignorante in materia non può accorgersene (doveva mettermi in allarme il come in Scientology tutto appaia semplice e già pronto, una soluzione per tutto e per l'eternità; in effetti lo può essere, ma non in positivo). Coi primi corsi cominciano a farti entrare in testa, piano piano e dolcemente, dei concetti che poi adopereranno per far leva sulla tua volontà. Dico piano piano e dolcemente, sempre mescolati a concetti "giusti", accettati da tutte le brave persone... come i "punti d'onore" del corso di integrità personale (chi negherebbe la validità del punto "non abbandonare un amico in caso di difficoltà" con tanto di disegno di uno che sta per affogare e un altro che gli porge la mano)... e tu pensi "giuuusto cazzo, io quella volta tradii il mio amico Marco... ecco perché mi sento male..." funziona così, cose apparentemente belle e giuste vengono distorte sempre di più per farti stare dentro e lottare contro il mondo. Arriva qualche miglioramento forse, forse: magari ti rendi conto di quanto sei stato stronzo con quella tua fidanzata e c'è del sollievo. Ma sono tutte osservazioni personali, sei tu che realizzi quelle cose... E' poi tutto un susseguirsi di piccoli momenti, di rottura con il tuo buon senso (accettare quella strana croce, quei busti e foto di Hubbard ovunque, quegli infiniti scritti su ogni cosa, quella gente che sembra normale come te o a volte anche un po' "sfigata" che declama i miglioramenti avuti dall'essere scientologo, vedi dei "clear" o degli OT che sembrano proprio come gli altri, se non peggio... ma?) piccole forzature ripeto, piccole violenze psicologiche: piccole ma continue, un bombardamento a tappeto, una STRATEGIA di convincimento (leggendo le testimonianze degli Ex ti rendi davvero conto che su ognuno che entra nella chiesa c'è un "programma", basato sulle cose che racconti, che scrivi, un progetto su ciò che dovrai fare che inevitabilmente è: se lavori o hai dei soldi, farsi pagare il più possibile e quando non hai più nulla lavorare per Scientology come staff per 12 ore al giorno; se invece non hai ricchezze lavorare da subito per Scientology come staff...). In questa costante opera di convincimento ti vengono inculcati concetti che sostituiscono progressivamente il tuo pensiero e descrivono una nuova realtà in cui ti vieni a trovare senza accorgertene, col tuo accordo apparentemente. Ti vendono continuamente dei libri (io spendevo minimo 200.000 al mese in libri e pubblicazioni di ogni tipo), i membri dello staff ti raccontano continuamente delle "cose" su cosa succede a fare Scientology, fanno continuamente leva sui tuoi obiettivi e le tue speranze per alimentarle, qualsiasi esse siano, lo staff è molto flessibile in questo senso... e più vai avanti più fanno leva sul senso del dovere, sulla missione di "chiarire te stesso e chiarire il pianeta" (perché non potrai mai essere completamente libero se non lo sono anche gli altri... buffo perché se mettiamo la parola "schiavo" al posto di libero la frase non perde effetto, anzi... ). Io quando sono entrato non avevo nessun grosso problema. Stavo bene ed ero pieno di amici, qualche scazzo coi genitori, ma chi non ce li ha a 24 anni se vive ancora in casa? L'università andava benino ed ero sulla strada per essere "un artista": fu questo sogno a invitarmi. Avevo letto la testimonianza di Chick Corea (che al tempo ammiravo enormemente) su dianetics e volevo "migliorare", ero interessato alle mie "potenzialità", volevo diventare un artista nella vita, non un semplice laureato come tanti... ma non avevo problemi, semmai sogni, chi non li ha? Il test d'ingresso ovviamente mi disse il contrario! Quel Registrar (colui che ti "registra", cioè iscrive ai corsi) fu spietato a girare il coltello nella piaga, con quella giacchetta a quadretti e quei capelli ricci e lunghi da metallaro. Io, che sono di natura molto autocritico credetti di scorgere dei punti di verità, lì fui ingenuo, lì cominciarono i miei guai: mi iscrissi al corso di "alti e bassi" pensando "provo, se non va bene poi mollo tranquillamente questa strana chiesa di Scientology... cosa mi costa (...le prime 150.000 lire più o meno)?"... credevo di poter mollare facilmente, ma così non fu. Innanzitutto le pressioni a fare sempre più ore di studio. Ci puntano molto. Vogliono farti passare sempre più tempo nella chiesa (e sempre meno a contatto con gli altri). Io dicevo di non avere tempo perché dovevo studiare eccetera... il supervisore e lo staff insistevano. Mi mostravano scritti di Hubbard sull'efficacia di fare i corsi più velocemente studiando di più. Mi dicevano "cosa fa il maggior bene per il maggior numero di dinamiche"?, "coi nostri corsi sullo studio brucerai via l'università (grossa balla ho verificato poi...)" ... "cosa è più importante nella tua vita, l'università o diventare clear/OT/auditor"? Insomma non sto a descrivere tutto perché ci vorrebbero 10 righe per ogni 10 minuti in cui stavo nella chiesa... ma la pressione da parte di tutti era fortissima, chi faceva il buono e accomodante, chi mi richiamava al senso del dovere, all'impegno e alla vacuità dell'esistenza senza Scientology: il classico schema "poliziotto buono, poliziotto cattivo", ma al tempo ne ero in balia, fiducioso che potessi realizzare il mio sogno (sogno che venne progressivamente sostituito, fanno così: ti "invalidano" quello che fai per farti pensare solo a Scientology). Finito un corso e ancora dubbioso sui risultati ottenuti mi forzavano a cominciarne subito un altro, feci tutti i corsi base, il purification (saune e vitamine e corsa... per nulla), lo student hat, il grado 0 e il metodo uno... per un totale di più di 10 milioni circa (senza tutti i libri e cazzatine che comperavo)... mi trovarono (pensate a cosa arrivano) un lavoro part time tramite uno scientologo perché potessi pagarmi i corsi visto che non volevo al tempo lasciare l'università; mi spremevano un sacco di soldi in libri e feci addirittura una donazione di 2 milioni di lire. Arrivai al punto di mentire ad un anziano zio per avere quei soldi. Vi rendete conto a che punto ero arrivato? Fuori dalla chiesa le cose diventarono poco a poco davvero brutte. I genitori, demonizzati dagli scientologi come causa di tutti i mali (autori di "engram", soppressivi e quant'altro... quando vi assicuro che i miei sono persone miti e laboriose, padre artigiano e madre casalinga/contadina) vedevano in me sempre meno interesse nel mondo (ed era vero) e si preoccupavano del mio ritardo sugli esami, delle mie serate e viaggi alla chiesa (abitavo piuttosto lontano), mi vedevano più teso e rabbioso (e lo ero)... gli amici idem... anche qui lo spazio è poco rispetto alle cose da dire... a casa diventò un casino... nella chiesa ognuno mi diceva cosa fare: chi "belle strade e bel tempo" che in pratica vuol dire non rispondere alle critiche, non ragionarci, e sviare il discorso (adesso uno scientologo penserà che ho "parole malcomprese sul corso", invece è la realtà signori!); chi mi diceva (e lo feci purtroppo) di chiedere a mia madre quali crimini aveva fatto nei miei confronti in passato (proprio mia madre!); un membro dello staff mi raccontò con orgoglio di "aver attaccato al muro" suo padre perché si opponeva a Scientology, un FSM (field staff member, quelli che girano a vendere i libri) mi raccontò come una cosa positiva il fatto che dopo l'auditing uno schiaffeggiò la madre o il padre, mi disse "è salito di tono e finalmente ha reagito" (bella reazione, con uno di 60 anni)... insomma ero fuori di me, e pensavo di star raggiungendo l'infinito... tutto in pochissimi mesi se ci penso... I risultati dai corsi non venivano. Il primo sugli alti e bassi non risolse nulla, anzi peggiorò di brutto la mia vita; smisi lentamente anche di dipingere che era la mia passione, sono un discreto pittore/disegnatore ora... allora mi fecero vedere la pittura come una perdita di tempo, così come gli amici e la famiglia, uno staff mi disse "sono tutte cose che hai già fatto nelle vite precedenti, se non interrompi la catena continuerai a viverle per l'eternità, solo Scientology ti permette di farlo, di tornare al tuo vero essere, di interrompere la Spirale discendente"... cose che trovavo confermate sui corsi e sui libri... un mondo chiuso dove tutto ciò che è fuori è inutile e dannoso; fu qui tra l'altro dove cominciarono a insegnarmi di non leggere giornali o libri non della chiesa... affermando che mi sarei sentito meglio (il che con tutte le brutture dei tg può essere vero, ma ti benda letteralmente sulle cose del mondo e soprattutto impedisce che arrivino informazioni negative sulla setta). Anche gli altri corsi fecero danni, con "integrità..." imparai a sentirmi sbagliato e pieno di errori: prima di convincerti che devi migliorare debbono farti credere di "essere sbagliato". Coi TRs (Training Routines) del corso di comunicazione imparai l'arte di non dare retta alle cose che sentivo e a fingere con gli altri, esercizi simil-meditazione e comunicazione nelle quali ripeti all'infinito una cosa fino a che "ti succede qualcosa", un miglioramento o altro... all'esame finale ero sempre "ago libero" (ok) e mi sforzavo di trovare cose positive che mi succedevano; ma non capivo allora perché... effettivamente non stavo migliorando, ma fingevo alla grande (inconsapevolmente) perché DOVEVA ESSERE COSI' altrimenti sarei stato in errore (overt, qualcosa tipo "peccato", parole malcomprese o connessione con SP...) e le verifiche avrebbero detto che dovevo risolvere/maneggiare situazioni nella mia vita (ovvero comprare auditing o lasciare i miei genitori, o la fidanzata o gli amici). Una cosa che ora trovo divertente degli scientologi è che stanno tutti in confusione, sono sempre lì a rimuginare (un pensare ossessivo e senza costrutto) nella mente, a cercare appigli nella realtà sul fatto che stanno migliorando o che miglioreranno o che la "tech" (gli insegnamenti di Hubbard) funzioni... insomma hanno nella testa un continuo brusio interiore che logora, pieno di sofferenza e forzatura: ma all'esterno sorridono o fanno gli occhi duri e decisi (dedicati, non come la "signora batti batti le manine") come a simulare i risultati promessi dai procedimenti... anch'io facevo così: è la forte pressione, è il fatto che litighi con amici e famiglia di continuo, è che spendi un sacco di soldi, che dentro ti vergogni a dire quello che stai facendo e pensi che sia la mente reattiva o il tuo "caso" che si oppone al miglioramento, alla tua elevazione... e allora ti autoconvinci che non puoi star facendo o aver fatto tutto questo per niente... e fingi, o meglio ti autoconvinci a tal punto che non te ne accorgi più di star fingendo. In più i procedimenti hanno un forte contenuto ipnotico... l'auditing sembra non finire mai, con domande ripetitive e le lattine in mano (che ti mandano una correntina elettrica rilassante mentre l'altro ti forza le risposte): mi accorsi di questi effetti dopo aver lasciato Scientology... All'ultimo anno la pressione per lasciare la famiglia e diventare staff si fece allucinante, ad ogni pausa di studio ero assediato, ad ogni dubbio venivo mandato in "etica" dove i miei genitori venivano indicati come causa della mia confusione. Sembrava che tutti sapessero cosa succedeva nella mia vita e lo usassero per convincermi che dovevo entrare nello staff o acquistare altro auditing. Negli ultimi due anni di Scientology la mia aggressività (prima di entrare nella chiesa ero conosciuto come il classico "bonaccione") era diventata difficile da controllare in ogni situazione (ne fece le spese mia madre che andò in depressione e minacciò una volta il suicidio con la candeggina che bevve davvero...), ma "addestrato" dai TRs a non manifestare le mie emozioni fingevo forza e noncuranza, soprattutto con i membri dello staff ed il supervisore dei corsi. Avevo sempre un mal di testa e la sensazione di pressione alle orecchie, ero ingrassato di 35 kili, mangiavo continuamente e mi masturbavo tanto (per l'effetto sedativo che da); non riuscivo ad addormentarmi se non tardi di notte spossato e mi alzavo la mattina stanco senza voglia di far nulla se non andare all'org per auditing o per i corsi. Non sto esagerando. Avevo smesso di dipingere, di avere interesse per il lavoro e lo studio, odiavo tutti, paranoico. Dopo una violenta discussione con mia madre e dopo aver saputo che si era interessata tramite le forze dell'ordine le quali (e le ringrazio) la avvertirono del pericolo soprattutto di danni economici, decisi che non ne potevo più e di prendere una pausa di riflessione. Per fortuna abitavo lontano dal centro di Brescia, ma dovetti cambiare la scheda del cellulare mi sembra: per staccarmi dissi alla chiesa che c'era la minaccia di una denuncia e non volevo mettere in pericolo la loro reputazione (che già era quello che era... ma io non avevo letto quasi nulla... nel 1997!); ero psicologicamente distrutto, ma non avevo ancora ben realizzato cosa mi era successo in quegli anni. Già dal giorno dopo fu tremendo. Come un tossico che non può più drogarsi per me la vita non aveva senso e meditai spesso il suicidio (durante alcuni esami di etica ti inibiscono i pensieri suicidi con domande che in realtà percepisci come inibizioni... Scientology teme particolarmente le tendenze suicide degli adepti credo...). Ma mi dicevo "ho la conoscenza di Scientology, sono stato audito, sono migliore degli altri; posso avere successo facilmente e tornare sul Ponte della Libertà al più presto senza dover chiedere soldi a nessuno o senza lavorare come staff"... non fu (ancora) così! Tornato a studiare per finire l'università notai come ero diventato molto più lento: per dare un esame che prima mi avrebbe richiesto un mese ce ne misi 5, un semplice esame minore.
Abbandonai le tecniche di studio di Hubbard (chiarire le parole col dizionario in modo ossessivo serve più che altro a fare entrare in testa come sotto ipnosi il gergo di Scientology e isolarti dalla comunicazione quotidiana) e ripresi usando il buon senso e il ragionare e ricominciai a funzionare come studente; si sa che gli esami dell'università spesso sono un concentrato di nozioni inutili, ma intanto bisogna saperli affrontare. La maggior parte degli staff invece non era molto istruita (al tempo nessuno laureato), il mio FSM era un semianalfabeta e scriveva con difficoltà, sapeva usare solo le parole e le frasi di Hubbard combinat (ma forse è un caso estremo) ...c'era un supervisore dei corsi affetto da balbuzie... una volta notai dei miglioramenti e gli chiesi se fosse stato l'auditing... lui mi disse di sì, o meglio che in auditing aveva trovato la volontà di andare da un logopedista per lavorare su quel difetto! Una volta laureato, non ancora convinto, pensai che grazie a quanto appreso in Scientology avessi avuto la vita spianata: un fatto è l'università, mi dicevo, dove studi roba inutile, ma nel lavoro devi essere efficace e lì Hubbard mi farà spaccare il mondo!
ANCORA non fu così. A forza di credere in Hubbard e in quello che mi pompava lo staff mi ero istupidito, ogni piccola cosa diventava difficile se non c'era nessuno che me la spiegasse come ad un bambini: non esagero, mi spaventai molto.... dovetti riprogrammarmi ad usare la mia testa.
Persi ben 4 lavori, e l'immagine che diedi fu di un imbranato totale... e vi assicuro che non lo ero prima di tutta la storia con Scientology. Vennero poco a poco anche cose molto belle, ricominciai a confrontarmi con la realtà e a pensare con la mia testa nella risoluzione dei miei problemi e poco alla volta sono riuscito a trovare un bel lavoro, a farlo bene, a trovare una ragazza eccetera... ma Scientology rimaneva in un angolo, come un miraggio che mi avrebbe liberato dalla schiavitù della vita terrena... vi garantisco che il plagio continuò per anni, magari in un angolo della testa, ma sempre presente, continuavo a difendere Scientology e a rifiutarmi di leggere notizie contrarie; la programmazione durava anche a distanza di tempo e di spazio; infatti continuavo a non star bene. Dopo e a causa di Scientology i rapporti con gli altri erano diventati molto difficili: fingevo con tutti, continuavo a vedere nemici (SP) ovunque; arrivai a menare le mani con mia madre e la mia ragazza, continuavano i mal di testa, non riuscivo a liberarmi dei kili in più, non avevo voglia di fare niente, andavo a lavorare meccanicamente e con grande fatica... insomma i sintomi maturati durante l'esperienza con la chiesa me li stavo portando dietro, ma stavolta non avevo la voglia di fingere perché non avevo da temere la disapprovazione degli staff o i maneggiamenti di etica. Continuavo a leggere ossessivamente argomenti affini a Scientology, a praticare meditazioni o altro con la speranza di raggiungere da solo gli effetti promessi e tanto desiderati nel periodo di afflizione alla setta. Col tempo miglioravo un po', ma troppo lentamente e avevo sempre meno voglia di evitare il problema o fingere di star bene. Due anni fa presi piena coscienza del fatto che nonostante non avessi più contatti con la chiesa da anni gli effetti negativi sulla psiche continuavano, allora pensavo fosse colpa mia, del mio abbandono, una specie di "punizione" fino al mio rientro e pentimento. Nel frattempo però cominciavo a scoprire che Hubbard riciclava tanta roba in modo spudorato e alterato. Il suo concetto di "essere" è copiato da Platone ad esempio... un po' di Freud, un pizzico di Einstein e via... Decisi per una terapia naturale ben precisa... l'effetto fu immediato, riconobbi poco a poco la devastazione mentale causatami da Scientology. Senza leggere materiale critico riuscii a vedere quello che non riuscii al tempo, per due mesi continuarono a venirmi in mente soprusi personali, forzature, oppressioni. Notai la presenza di una personalità ancora forte, una persona diversa da me nei miei pensieri, uno scientologo che continuava a vessarmi: forza dell'ipnosi. Trovai la forza di buttarmi in internet, vinsi l'ossessione della paura di sporcarmi con materiale "entheta": le testimonianze dei fuoriusciti, gente OT8 (il massimo livello) certificata che diceva cose allucinanti nelle quali però mi ritrovavo, almeno per la mia esperienza (5 anni da studente dei corsi e un po' di auditing)... mi aprii gli occhi e finalmente i miei malesseri cominciavano a migliorare e a sparire. Mi sentivo come stuprato, ma almeno il sollievo stava arrivando. E ogni giorno meglio... fino ad oggi (la faccio breve) dove posso dire di stare davvero bene, felice (a volte più a volte meno, ma è la vita) e soprattutto tranquillo. Scientology rimane un ricordo ed un'esperienza importante. Aver conosciuto un "male" così grande ti tempra, ho capito ed elaborato i motivi che mi ci hanno spinto dentro e sono molto maturato. Ho un bel lavoro, una moglie e una vita mia, coi suoi bei momenti e con quelli difficili, ma mia. Ho ripreso a dipingere con soddisfazioni anche. Sto bene nella normalità. Mi piace la gente che mi sta attorno al lavoro e nella vita, quasi sempre almeno... La spiritualità? Rimane una cosa che coltivo. E' stata la cosa più dura, dopo un simile trauma diffidavo di ogni cosa si dicesse spirituale; in un bel sito che parla delle sette a controllo mentale fa proprio il parallelo con chi è stato stuprato che prima di pensare ancora al sesso in modo normale deve superare enormi barriere... è stato così. Scientology è un vampiro che ti succhia la vita. Chi c'è dentro diventa vampiro egli stesso, contro la propria volontà, ma lo diventa. Per questo dico agli scientologi: fermatevi a pensare a quello che sentite dentro, alla vostra vita finora, agli effetti su chi vi stava attorno o ancora ci sta. Un piccolo sforzo, cosa vi costerà leggere le testimonianze di ex membri. Provocatoriamente vi dico: dov'è tutta la vostra potenza di esseri eterni se avete paura a leggere un sito internet? Da dove viene questa paura? In bocca al lupo, sarà dura, ma non peggio di come state oggi!
Un abbraccio a tutti voi.
In Dianetics leggi che l'ipnosi può avvenire solo da incoscienti, e che in dianetics e nell'auditing non c'è ipnosi perché la persona è cosciente... invece l'ipnosi funziona anche da svegli. Lo dimostra palesemente la pubblicità oggi, i suoi messaggi all'inconscio che fanno comperare, ma è un meccanismo evidente fin dagli inizi del secolo, da Freud eccetera... è solo uno dei tanti buchi della teoria di dianetics, ma uno ignorante in materia non può accorgersene (doveva mettermi in allarme il come in Scientology tutto appaia semplice e già pronto, una soluzione per tutto e per l'eternità; in effetti lo può essere, ma non in positivo). Coi primi corsi cominciano a farti entrare in testa, piano piano e dolcemente, dei concetti che poi adopereranno per far leva sulla tua volontà. Dico piano piano e dolcemente, sempre mescolati a concetti "giusti", accettati da tutte le brave persone... come i "punti d'onore" del corso di integrità personale (chi negherebbe la validità del punto "non abbandonare un amico in caso di difficoltà" con tanto di disegno di uno che sta per affogare e un altro che gli porge la mano)... e tu pensi "giuuusto cazzo, io quella volta tradii il mio amico Marco... ecco perché mi sento male..." funziona così, cose apparentemente belle e giuste vengono distorte sempre di più per farti stare dentro e lottare contro il mondo. Arriva qualche miglioramento forse, forse: magari ti rendi conto di quanto sei stato stronzo con quella tua fidanzata e c'è del sollievo. Ma sono tutte osservazioni personali, sei tu che realizzi quelle cose... E' poi tutto un susseguirsi di piccoli momenti, di rottura con il tuo buon senso (accettare quella strana croce, quei busti e foto di Hubbard ovunque, quegli infiniti scritti su ogni cosa, quella gente che sembra normale come te o a volte anche un po' "sfigata" che declama i miglioramenti avuti dall'essere scientologo, vedi dei "clear" o degli OT che sembrano proprio come gli altri, se non peggio... ma?) piccole forzature ripeto, piccole violenze psicologiche: piccole ma continue, un bombardamento a tappeto, una STRATEGIA di convincimento (leggendo le testimonianze degli Ex ti rendi davvero conto che su ognuno che entra nella chiesa c'è un "programma", basato sulle cose che racconti, che scrivi, un progetto su ciò che dovrai fare che inevitabilmente è: se lavori o hai dei soldi, farsi pagare il più possibile e quando non hai più nulla lavorare per Scientology come staff per 12 ore al giorno; se invece non hai ricchezze lavorare da subito per Scientology come staff...). In questa costante opera di convincimento ti vengono inculcati concetti che sostituiscono progressivamente il tuo pensiero e descrivono una nuova realtà in cui ti vieni a trovare senza accorgertene, col tuo accordo apparentemente. Ti vendono continuamente dei libri (io spendevo minimo 200.000 al mese in libri e pubblicazioni di ogni tipo), i membri dello staff ti raccontano continuamente delle "cose" su cosa succede a fare Scientology, fanno continuamente leva sui tuoi obiettivi e le tue speranze per alimentarle, qualsiasi esse siano, lo staff è molto flessibile in questo senso... e più vai avanti più fanno leva sul senso del dovere, sulla missione di "chiarire te stesso e chiarire il pianeta" (perché non potrai mai essere completamente libero se non lo sono anche gli altri... buffo perché se mettiamo la parola "schiavo" al posto di libero la frase non perde effetto, anzi... ). Io quando sono entrato non avevo nessun grosso problema. Stavo bene ed ero pieno di amici, qualche scazzo coi genitori, ma chi non ce li ha a 24 anni se vive ancora in casa? L'università andava benino ed ero sulla strada per essere "un artista": fu questo sogno a invitarmi. Avevo letto la testimonianza di Chick Corea (che al tempo ammiravo enormemente) su dianetics e volevo "migliorare", ero interessato alle mie "potenzialità", volevo diventare un artista nella vita, non un semplice laureato come tanti... ma non avevo problemi, semmai sogni, chi non li ha? Il test d'ingresso ovviamente mi disse il contrario! Quel Registrar (colui che ti "registra", cioè iscrive ai corsi) fu spietato a girare il coltello nella piaga, con quella giacchetta a quadretti e quei capelli ricci e lunghi da metallaro. Io, che sono di natura molto autocritico credetti di scorgere dei punti di verità, lì fui ingenuo, lì cominciarono i miei guai: mi iscrissi al corso di "alti e bassi" pensando "provo, se non va bene poi mollo tranquillamente questa strana chiesa di Scientology... cosa mi costa (...le prime 150.000 lire più o meno)?"... credevo di poter mollare facilmente, ma così non fu. Innanzitutto le pressioni a fare sempre più ore di studio. Ci puntano molto. Vogliono farti passare sempre più tempo nella chiesa (e sempre meno a contatto con gli altri). Io dicevo di non avere tempo perché dovevo studiare eccetera... il supervisore e lo staff insistevano. Mi mostravano scritti di Hubbard sull'efficacia di fare i corsi più velocemente studiando di più. Mi dicevano "cosa fa il maggior bene per il maggior numero di dinamiche"?, "coi nostri corsi sullo studio brucerai via l'università (grossa balla ho verificato poi...)" ... "cosa è più importante nella tua vita, l'università o diventare clear/OT/auditor"? Insomma non sto a descrivere tutto perché ci vorrebbero 10 righe per ogni 10 minuti in cui stavo nella chiesa... ma la pressione da parte di tutti era fortissima, chi faceva il buono e accomodante, chi mi richiamava al senso del dovere, all'impegno e alla vacuità dell'esistenza senza Scientology: il classico schema "poliziotto buono, poliziotto cattivo", ma al tempo ne ero in balia, fiducioso che potessi realizzare il mio sogno (sogno che venne progressivamente sostituito, fanno così: ti "invalidano" quello che fai per farti pensare solo a Scientology). Finito un corso e ancora dubbioso sui risultati ottenuti mi forzavano a cominciarne subito un altro, feci tutti i corsi base, il purification (saune e vitamine e corsa... per nulla), lo student hat, il grado 0 e il metodo uno... per un totale di più di 10 milioni circa (senza tutti i libri e cazzatine che comperavo)... mi trovarono (pensate a cosa arrivano) un lavoro part time tramite uno scientologo perché potessi pagarmi i corsi visto che non volevo al tempo lasciare l'università; mi spremevano un sacco di soldi in libri e feci addirittura una donazione di 2 milioni di lire. Arrivai al punto di mentire ad un anziano zio per avere quei soldi. Vi rendete conto a che punto ero arrivato? Fuori dalla chiesa le cose diventarono poco a poco davvero brutte. I genitori, demonizzati dagli scientologi come causa di tutti i mali (autori di "engram", soppressivi e quant'altro... quando vi assicuro che i miei sono persone miti e laboriose, padre artigiano e madre casalinga/contadina) vedevano in me sempre meno interesse nel mondo (ed era vero) e si preoccupavano del mio ritardo sugli esami, delle mie serate e viaggi alla chiesa (abitavo piuttosto lontano), mi vedevano più teso e rabbioso (e lo ero)... gli amici idem... anche qui lo spazio è poco rispetto alle cose da dire... a casa diventò un casino... nella chiesa ognuno mi diceva cosa fare: chi "belle strade e bel tempo" che in pratica vuol dire non rispondere alle critiche, non ragionarci, e sviare il discorso (adesso uno scientologo penserà che ho "parole malcomprese sul corso", invece è la realtà signori!); chi mi diceva (e lo feci purtroppo) di chiedere a mia madre quali crimini aveva fatto nei miei confronti in passato (proprio mia madre!); un membro dello staff mi raccontò con orgoglio di "aver attaccato al muro" suo padre perché si opponeva a Scientology, un FSM (field staff member, quelli che girano a vendere i libri) mi raccontò come una cosa positiva il fatto che dopo l'auditing uno schiaffeggiò la madre o il padre, mi disse "è salito di tono e finalmente ha reagito" (bella reazione, con uno di 60 anni)... insomma ero fuori di me, e pensavo di star raggiungendo l'infinito... tutto in pochissimi mesi se ci penso... I risultati dai corsi non venivano. Il primo sugli alti e bassi non risolse nulla, anzi peggiorò di brutto la mia vita; smisi lentamente anche di dipingere che era la mia passione, sono un discreto pittore/disegnatore ora... allora mi fecero vedere la pittura come una perdita di tempo, così come gli amici e la famiglia, uno staff mi disse "sono tutte cose che hai già fatto nelle vite precedenti, se non interrompi la catena continuerai a viverle per l'eternità, solo Scientology ti permette di farlo, di tornare al tuo vero essere, di interrompere la Spirale discendente"... cose che trovavo confermate sui corsi e sui libri... un mondo chiuso dove tutto ciò che è fuori è inutile e dannoso; fu qui tra l'altro dove cominciarono a insegnarmi di non leggere giornali o libri non della chiesa... affermando che mi sarei sentito meglio (il che con tutte le brutture dei tg può essere vero, ma ti benda letteralmente sulle cose del mondo e soprattutto impedisce che arrivino informazioni negative sulla setta). Anche gli altri corsi fecero danni, con "integrità..." imparai a sentirmi sbagliato e pieno di errori: prima di convincerti che devi migliorare debbono farti credere di "essere sbagliato". Coi TRs (Training Routines) del corso di comunicazione imparai l'arte di non dare retta alle cose che sentivo e a fingere con gli altri, esercizi simil-meditazione e comunicazione nelle quali ripeti all'infinito una cosa fino a che "ti succede qualcosa", un miglioramento o altro... all'esame finale ero sempre "ago libero" (ok) e mi sforzavo di trovare cose positive che mi succedevano; ma non capivo allora perché... effettivamente non stavo migliorando, ma fingevo alla grande (inconsapevolmente) perché DOVEVA ESSERE COSI' altrimenti sarei stato in errore (overt, qualcosa tipo "peccato", parole malcomprese o connessione con SP...) e le verifiche avrebbero detto che dovevo risolvere/maneggiare situazioni nella mia vita (ovvero comprare auditing o lasciare i miei genitori, o la fidanzata o gli amici). Una cosa che ora trovo divertente degli scientologi è che stanno tutti in confusione, sono sempre lì a rimuginare (un pensare ossessivo e senza costrutto) nella mente, a cercare appigli nella realtà sul fatto che stanno migliorando o che miglioreranno o che la "tech" (gli insegnamenti di Hubbard) funzioni... insomma hanno nella testa un continuo brusio interiore che logora, pieno di sofferenza e forzatura: ma all'esterno sorridono o fanno gli occhi duri e decisi (dedicati, non come la "signora batti batti le manine") come a simulare i risultati promessi dai procedimenti... anch'io facevo così: è la forte pressione, è il fatto che litighi con amici e famiglia di continuo, è che spendi un sacco di soldi, che dentro ti vergogni a dire quello che stai facendo e pensi che sia la mente reattiva o il tuo "caso" che si oppone al miglioramento, alla tua elevazione... e allora ti autoconvinci che non puoi star facendo o aver fatto tutto questo per niente... e fingi, o meglio ti autoconvinci a tal punto che non te ne accorgi più di star fingendo. In più i procedimenti hanno un forte contenuto ipnotico... l'auditing sembra non finire mai, con domande ripetitive e le lattine in mano (che ti mandano una correntina elettrica rilassante mentre l'altro ti forza le risposte): mi accorsi di questi effetti dopo aver lasciato Scientology... All'ultimo anno la pressione per lasciare la famiglia e diventare staff si fece allucinante, ad ogni pausa di studio ero assediato, ad ogni dubbio venivo mandato in "etica" dove i miei genitori venivano indicati come causa della mia confusione. Sembrava che tutti sapessero cosa succedeva nella mia vita e lo usassero per convincermi che dovevo entrare nello staff o acquistare altro auditing. Negli ultimi due anni di Scientology la mia aggressività (prima di entrare nella chiesa ero conosciuto come il classico "bonaccione") era diventata difficile da controllare in ogni situazione (ne fece le spese mia madre che andò in depressione e minacciò una volta il suicidio con la candeggina che bevve davvero...), ma "addestrato" dai TRs a non manifestare le mie emozioni fingevo forza e noncuranza, soprattutto con i membri dello staff ed il supervisore dei corsi. Avevo sempre un mal di testa e la sensazione di pressione alle orecchie, ero ingrassato di 35 kili, mangiavo continuamente e mi masturbavo tanto (per l'effetto sedativo che da); non riuscivo ad addormentarmi se non tardi di notte spossato e mi alzavo la mattina stanco senza voglia di far nulla se non andare all'org per auditing o per i corsi. Non sto esagerando. Avevo smesso di dipingere, di avere interesse per il lavoro e lo studio, odiavo tutti, paranoico. Dopo una violenta discussione con mia madre e dopo aver saputo che si era interessata tramite le forze dell'ordine le quali (e le ringrazio) la avvertirono del pericolo soprattutto di danni economici, decisi che non ne potevo più e di prendere una pausa di riflessione. Per fortuna abitavo lontano dal centro di Brescia, ma dovetti cambiare la scheda del cellulare mi sembra: per staccarmi dissi alla chiesa che c'era la minaccia di una denuncia e non volevo mettere in pericolo la loro reputazione (che già era quello che era... ma io non avevo letto quasi nulla... nel 1997!); ero psicologicamente distrutto, ma non avevo ancora ben realizzato cosa mi era successo in quegli anni. Già dal giorno dopo fu tremendo. Come un tossico che non può più drogarsi per me la vita non aveva senso e meditai spesso il suicidio (durante alcuni esami di etica ti inibiscono i pensieri suicidi con domande che in realtà percepisci come inibizioni... Scientology teme particolarmente le tendenze suicide degli adepti credo...). Ma mi dicevo "ho la conoscenza di Scientology, sono stato audito, sono migliore degli altri; posso avere successo facilmente e tornare sul Ponte della Libertà al più presto senza dover chiedere soldi a nessuno o senza lavorare come staff"... non fu (ancora) così! Tornato a studiare per finire l'università notai come ero diventato molto più lento: per dare un esame che prima mi avrebbe richiesto un mese ce ne misi 5, un semplice esame minore.
Abbandonai le tecniche di studio di Hubbard (chiarire le parole col dizionario in modo ossessivo serve più che altro a fare entrare in testa come sotto ipnosi il gergo di Scientology e isolarti dalla comunicazione quotidiana) e ripresi usando il buon senso e il ragionare e ricominciai a funzionare come studente; si sa che gli esami dell'università spesso sono un concentrato di nozioni inutili, ma intanto bisogna saperli affrontare. La maggior parte degli staff invece non era molto istruita (al tempo nessuno laureato), il mio FSM era un semianalfabeta e scriveva con difficoltà, sapeva usare solo le parole e le frasi di Hubbard combinat (ma forse è un caso estremo) ...c'era un supervisore dei corsi affetto da balbuzie... una volta notai dei miglioramenti e gli chiesi se fosse stato l'auditing... lui mi disse di sì, o meglio che in auditing aveva trovato la volontà di andare da un logopedista per lavorare su quel difetto! Una volta laureato, non ancora convinto, pensai che grazie a quanto appreso in Scientology avessi avuto la vita spianata: un fatto è l'università, mi dicevo, dove studi roba inutile, ma nel lavoro devi essere efficace e lì Hubbard mi farà spaccare il mondo!
ANCORA non fu così. A forza di credere in Hubbard e in quello che mi pompava lo staff mi ero istupidito, ogni piccola cosa diventava difficile se non c'era nessuno che me la spiegasse come ad un bambini: non esagero, mi spaventai molto.... dovetti riprogrammarmi ad usare la mia testa.
Persi ben 4 lavori, e l'immagine che diedi fu di un imbranato totale... e vi assicuro che non lo ero prima di tutta la storia con Scientology. Vennero poco a poco anche cose molto belle, ricominciai a confrontarmi con la realtà e a pensare con la mia testa nella risoluzione dei miei problemi e poco alla volta sono riuscito a trovare un bel lavoro, a farlo bene, a trovare una ragazza eccetera... ma Scientology rimaneva in un angolo, come un miraggio che mi avrebbe liberato dalla schiavitù della vita terrena... vi garantisco che il plagio continuò per anni, magari in un angolo della testa, ma sempre presente, continuavo a difendere Scientology e a rifiutarmi di leggere notizie contrarie; la programmazione durava anche a distanza di tempo e di spazio; infatti continuavo a non star bene. Dopo e a causa di Scientology i rapporti con gli altri erano diventati molto difficili: fingevo con tutti, continuavo a vedere nemici (SP) ovunque; arrivai a menare le mani con mia madre e la mia ragazza, continuavano i mal di testa, non riuscivo a liberarmi dei kili in più, non avevo voglia di fare niente, andavo a lavorare meccanicamente e con grande fatica... insomma i sintomi maturati durante l'esperienza con la chiesa me li stavo portando dietro, ma stavolta non avevo la voglia di fingere perché non avevo da temere la disapprovazione degli staff o i maneggiamenti di etica. Continuavo a leggere ossessivamente argomenti affini a Scientology, a praticare meditazioni o altro con la speranza di raggiungere da solo gli effetti promessi e tanto desiderati nel periodo di afflizione alla setta. Col tempo miglioravo un po', ma troppo lentamente e avevo sempre meno voglia di evitare il problema o fingere di star bene. Due anni fa presi piena coscienza del fatto che nonostante non avessi più contatti con la chiesa da anni gli effetti negativi sulla psiche continuavano, allora pensavo fosse colpa mia, del mio abbandono, una specie di "punizione" fino al mio rientro e pentimento. Nel frattempo però cominciavo a scoprire che Hubbard riciclava tanta roba in modo spudorato e alterato. Il suo concetto di "essere" è copiato da Platone ad esempio... un po' di Freud, un pizzico di Einstein e via... Decisi per una terapia naturale ben precisa... l'effetto fu immediato, riconobbi poco a poco la devastazione mentale causatami da Scientology. Senza leggere materiale critico riuscii a vedere quello che non riuscii al tempo, per due mesi continuarono a venirmi in mente soprusi personali, forzature, oppressioni. Notai la presenza di una personalità ancora forte, una persona diversa da me nei miei pensieri, uno scientologo che continuava a vessarmi: forza dell'ipnosi. Trovai la forza di buttarmi in internet, vinsi l'ossessione della paura di sporcarmi con materiale "entheta": le testimonianze dei fuoriusciti, gente OT8 (il massimo livello) certificata che diceva cose allucinanti nelle quali però mi ritrovavo, almeno per la mia esperienza (5 anni da studente dei corsi e un po' di auditing)... mi aprii gli occhi e finalmente i miei malesseri cominciavano a migliorare e a sparire. Mi sentivo come stuprato, ma almeno il sollievo stava arrivando. E ogni giorno meglio... fino ad oggi (la faccio breve) dove posso dire di stare davvero bene, felice (a volte più a volte meno, ma è la vita) e soprattutto tranquillo. Scientology rimane un ricordo ed un'esperienza importante. Aver conosciuto un "male" così grande ti tempra, ho capito ed elaborato i motivi che mi ci hanno spinto dentro e sono molto maturato. Ho un bel lavoro, una moglie e una vita mia, coi suoi bei momenti e con quelli difficili, ma mia. Ho ripreso a dipingere con soddisfazioni anche. Sto bene nella normalità. Mi piace la gente che mi sta attorno al lavoro e nella vita, quasi sempre almeno... La spiritualità? Rimane una cosa che coltivo. E' stata la cosa più dura, dopo un simile trauma diffidavo di ogni cosa si dicesse spirituale; in un bel sito che parla delle sette a controllo mentale fa proprio il parallelo con chi è stato stuprato che prima di pensare ancora al sesso in modo normale deve superare enormi barriere... è stato così. Scientology è un vampiro che ti succhia la vita. Chi c'è dentro diventa vampiro egli stesso, contro la propria volontà, ma lo diventa. Per questo dico agli scientologi: fermatevi a pensare a quello che sentite dentro, alla vostra vita finora, agli effetti su chi vi stava attorno o ancora ci sta. Un piccolo sforzo, cosa vi costerà leggere le testimonianze di ex membri. Provocatoriamente vi dico: dov'è tutta la vostra potenza di esseri eterni se avete paura a leggere un sito internet? Da dove viene questa paura? In bocca al lupo, sarà dura, ma non peggio di come state oggi!
Un abbraccio a tutti voi.
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