mercoledì 27 luglio 2016

Educazione sessuale: sessualità infantile e pubertà

Educazione sessuale: sessualità infantile e pubertà 

Posted by Dott.ssa Alessia Fistola











 http://www.labottegadellopsicologo.it/2016/03/21/educazione-sessuale/

Educazione sessuale: perché è così importante parlare di sessualità ai figli.

Quando si parla di educazione sessuale ai bambini e agli adolescenti,
gli adulti storcono sempre un po’ il naso, preoccupati che questo possa
incentivare un avvicinamento precoce al sesso, procurare traumi e
offendere la loro innocenza.

Ci si preoccupa sempre che sia troppo presto per parlare di sessualità ai bambini,
ma i dati indicano tutt’altro: oggi sono sempre più i ragazzini che
entrano in contatto con immagini e video pornografici, facilitati
dall’accesso a internet tramite pc e smartphone.

Educazione sessuale per bambini: di cosa si tratta?

Educazione sessuale
non vuol dire solo scoperta dei genitali, ma è anche educazione alla
fisiologia del nostro corpo, riflessione sull’importanza del rispetto
per il corpo altrui ed educazione agli affetti e ai sentimenti.

Un
percorso di educazione sessuale svolto già dalla scuola primaria,
consente ai bambini di poter avere tutte le informazioni necessarie e
adeguate in base al loro livello di sviluppo. Un adolescente che abbia già avuto modo di confrontarsi con i propri genitori su cosa sia il sesso e i rischi di un’attività sessuale precoce, ha meno possibilità di ritrovarsi in situazioni spiacevoli.

Per questo motivo, prima si instaura con i bambini un dialogo sull’amore e la corporeità,
prima si previene la possibilità che possa cercare fuori delle risposte
ai propri dubbi. Purtroppo oggi molte di queste curiosità vengono
soddisfatte attraverso la ricerca su internet, finendo spesso con il visualizzare contenuti su siti pornografici dove, senza nessun controllo, chiunque può accedere a filmati spinti.

Il
forte rischio di questo fenomeno, che si sta diffondendo a macchia
d’olio, è che i bambini e gli adolescenti crescano con l’idea di una sessualità violenta e pornografica, dove la donna è puro oggetto di piacere che deve sottostare ai bisogni dell’uomo.

Qualunque
genitore che ritenga eccessiva e fuori luogo l’educazione sessuale
nelle scuole, dovrà pertanto riconsiderare la sua opinione considerando
che oggi molti bambini a 10-11 anni hanno già visualizzato materiale pornografico on line, esponendosi al rischio di serie e gravi traumatizzazioni.

Ne parla bene anche lo psicoterapeuta Alberto Pellai, nel suo manuale Tutto troppo presto. L’educazione sessuale dei nostri figli nell’era di internet, che vi consiglio assolutamente di leggere per avere un quadro reale della situazione attuale.

La sessualità infantile

I bambini sin dalla nascita sono esseri sessuati
e prendono presto contatto con i loro genitali. Quante volte ti è
capitato di osservare il tuo bambino toccarsi le parti intime, mentre
gli cambiavi il pannolino? E’ del tutto normale, fa parte della comune
esplorazione del proprio corpo. Vediamo adesso come cambia la sessualità infantile con la crescita fino all’arrivo della pubertà:

  • 2/3 anni: i bambini entrano nella cosiddetta fase genitale, periodo
    in cui compare il gioco genitale. Il bambino inizia l’auto-stimolazione
    e l’esplorazione dei propri genitali, con lo scopo di calmarsi e
    procurarsi delle sensazioni piacevoli. La masturbazione infantile
    non va in alcun modo repressa, in quanto la sua funzione è quella di
    migliorare la conoscenza del proprio corpo. Al contrario punire il
    bambino produrrà solo senso di colpa e vergogna, portando a  maturare
    l’idea che la sessualità sia qualcosa di pericoloso e riprovevole. In
    questa fase iniziano anche le prime domande agli adulti.
    Spesso i genitori si trovano impreparati ed evitano di parlare di
    sessualità. I bambini stanno gettando le basi per la costruzione della
    loro identità e imparano la differenza tra maschi e femmine, processo fondamentale per la costruzione dell’identità di genere.
  • 4/6 anni: si acquisiscono le norme sociali, imparano che l’intimità è qualcosa di privato e che non è corretto spogliarsi in pubblico. E’ sempre in questa fase che compare il “gioco del dottore“:
    i bambini sono curiosi di conoscere il corpo dei loro amichetti, anche
    di sesso opposto, ma capiscono che è un gioco che va fatto di nascosto
    perché gli adulti non approverebbero. Inizia anche il periodo delle parolacce e delle barzellette spinte. A
    scuola si confrontano con i coetanei per ottenere le risposte che
    spesso non hanno dagli adulti. Acquisiscono anche i ruoli di genere,
    comprendendo i comportamenti tipici dell’essere maschio e dell’essere
    femmina.
  • 7 /9 anni: i bambini a quest’età iniziano a sviluppare imbarazzo e vergogna
    per i propri genitali e diminuiscono le loro domande sul sesso ai
     genitori e agli adulti, intuendo che in pubblico non si può parlare di
    questi argomenti. Quando sono in gruppo sono spinti dal desiderio di
    dimostrare di essere esperti sul mondo degli adulti e quindi sul sesso.
    Di frequente parleranno di sesso utilizzando termini impropri o
    raccontando aneddoti ascoltati da altri più grandi.
Leggi anche: Come nascono i bambini? La gravidanza spiegata a tuo figlio

Adolescenza e sessualità: lo sviluppo puberale

Dai 10 anni in poi inizia lo sviluppo puberale, in tempi variabili da soggetto a soggetto.

  • 10/11 anni: si entra nella pre-pubertà. Iniziano i primi cambiamenti a livello fisico, aumenta il forte interesse per la sessualità degli adulti e si cercano informazioni attraverso internet,
    con gli smartphone e il computer. Avvengono anche i primi approcci con
    il sesso opposto, ma in modo molto velato e ingenuo, come tenersi per
    mano insieme.
  • 12-13 anni: in questo lasso di tempo generalmente si entra a pieno nella pubertà.
    Avviene la maturità sessuale, determinata per i maschietti dalla prima
    eiaculazione e per le femminucce dalla prima mestruazione (menarca). Si
    sviluppa un’immagine di sè sessualizzata e questo provoca generalmente
    forte imbarazzo e timore di non essere all’altezza. Sono frequenti i
    paragoni e confronti con i coetanei rispetto alla propria altezza o allo
    sviluppo delle proprie forme. Si definisce l’orientamento sessuale
    (attrazione sessuale verso l’altro) ed aumenta la masturbazione. E’
    questa la fase in cui compaiono le prime cotte e i primi innamoramenti,
    che portano ad una prima intimità tra gli adolescenti, fatta di baci e
    carezze.
Pensare di tenere i figli all’oscuro di tutto
questo, soprattutto tenendo conto dei cambiamenti fisici che dovranno
affrontare durante la pubertà, è pura utopia. Per questo, per una buona e
corretta prevenzione, è necessario stabilire un rapporto di fiducia sin da piccoli, dando ai propri figli la certezza di essere presenti e disponibili per soddisfare ogni curiosità.







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