venerdì 10 gennaio 2014

La ragazza che giocava con il fuoco (film)

La ragazza che giocava con il fuoco (film)

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La ragazza che giocava con il fuoco (Flickan som lekte med elden) è un film svedese-danese che è uscito nelle sale svedesi il 18 settembre 2009 ed in quelle italiane il 25 settembre 2009, diretto da Daniel Alfredson, tratto dall'omonimo best-seller di Stieg Larsson, è il seguito di Uomini che odiano le donne.




Trama

Lisbeth Salander ritornata in Svezia dopo aver trascorso un anno ai Caraibi, offre il suo appartamento a una sua ex amante. Raggiunto Niels Bijurman, suo tutore legale nonché ex stupratore, lo minaccia con una pistola ricordardogli che può in ogni momento pubblicare il video che comprometterebbe la sua reputazione, intimandogli di non farsi cancellare la scritta che lei stessa gli aveva tatuato sul ventre e di compiere regolarmente i rapporti mensili sul suo comportamento. Bijurman prende accordi con la malavita per rientrare in possesso del DVD su cui Lisbeth ha registrato il video con cui lo tiene in pugno, ma viene eliminato con la pistola su cui si trovano le impronte di Lisbeth. Con la stessa arma vengono inoltre uccisi una dottoranda e il suo fidanzato giornalista, che, basandosi sulle ricerche effettuate per la redazione della tesi di dottorato, aveva appena iniziato una collaborazione con la rivista Millennium per la pubblicazione di un'inchiesta sul traffico di prostitute (anche minorenni) dall'Est e che coinvolgeva importanti personalità. Sulla scena del delitto viene ritrovato il revolver di Bijurman con le impronte di Lisbeth, che viene quindi sospettata del triplice omicidio. A scoprire i cadaveri dei fidanzati è Mikael Blomkvist, l'unico a credere nell'innocenza di Lisbeth: comincia così a indagare sui clienti delle prostitute coinvolte nell'inchiesta del suo collaboratore, sicuro di poter dimostrare gli errori della polizia. Nella sua ricerca si imbatte in un nome, Zala, che scopre essere al centro di tutto. Anche Lisbeth, che lui non vede da oltre un anno, gli comunica tramite l'hacking del suo computer portatile di seguire quella pista.
Dopo essere sfuggita alla polizia per oltre un mese, Lisbeth raggiunge infine la fattoria di Alexander Zalachenko, detto Zala, ex agente segreto del GRU, il servizio segreto sovietico, e di suo figlio Ronald Niedermann, un gigante biondissimo e muscoloso e insensibile al dolore perché affetto da analgesia congenita. Quelle persone sono, rispettivamente, suo padre (ossia l'uomo a cui Lisbeth aveva dato fuoco a soli 12 anni) e suo fratellastro (nato da una "notte allegra" ad Amburgo). Lisbeth ha il preciso scopo di uccidere il padre (aveva infatti giurato davanti alla tomba della madre che avrebbe "finito il lavoro"), ma il suo tentativo fallisce e viene imprigionata. Zala dimostra non solo di non essersi mai pentito delle violenze compiute in passato sulla moglie (scatenando la violenta reazione di Lisbeth), ma anche di disprezzare completamente la figlia al punto di volerla uccidere. Tentando di fuggire, Lisbeth viene colpita con 3 proiettili e seppellita. La mattina dopo, tuttavia, è ancora viva, e dopo essersi dissotterrata colpisce con una scure Zalachenko, che rimane gravemente ferito, e poi viene raggiunta da Mikael Blomkvist, che chiama polizia e ambulanza, mentre il gigante biondo riesce a fuggire.

Accoglienza

  • Globalmente: $66,306,296[1]
  • In Italia: € 1.430.863[2]

Sequel

Note

  1. ^ The Girl Who Played with Fire
  2. ^ Classifica Box Office ITALIA 2009/2010
La ragazza che giocava con il fuoco
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La protagonista del film
Titolo originaleFlickan som lekte med elden
Lingua originalesvedese
Paese di produzioneSvezia, Danimarca
Anno2009
Durata129 min
Colorecolore
Audiosonoro
Generethriller
RegiaDaniel Alfredson
SoggettoStieg Larsson (romanzo)
SceneggiaturaUlf Ryberg
ProduttoreLone Korslund
Jon Mankell
Peter Nadermann
Distribuzione (Italia)BiM Distribuzione
MontaggioMattias Morheden
ScenografiaJan Olof Ågren
CostumiCilla Rörby
TruccoJenny Fred
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

 

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