venerdì 14 novembre 2014

5 consigli per proteggere i bambini dagli abusi

5 consigli per proteggere i bambini dagli abusi

Posted on 13 maggio 2014 da  in Infanzia

Il Consiglio Europeo ha promosso un’iniziativa per proteggere i bambini dalle violenze e dagli abusi sessuali chiamata “La regola del Quinonsitocca” che comprende 5 aspetti importanti per far sì che il bambino possa essere reso responsabile e dotato degli strumenti giusti per fronteggiare eventuali eventi spiacevoli.

Tale iniziativa è parte di un progetto più ampio chiamato “One in Five”.

Il progetto nasce dalla triste consapevolezza che circa 1 bambino su 5 subisce o ha subito violenze di tipo sessuale. Il problema, come sappiamo, è particolarmente grave e i danni per la piccola vittima possono essere veramente forti (vedi qui).

In questo articolo vediamo questi 5 aspetti.

1. Il tuo corpo ti appartiene

Una cosa fondamentale è insegnare ai bambini che il loro corpo è solo loro e nessuno può toccarlo senza il loro permesso.

Per fare ciò è necessario un dialogo aperto e costruttivo sin dall’infanzia, mantenendo sempre un linguaggio appropriato all’età ma che consenta al bambino di conoscere il suo corpo e quali sono le parti intime.

I nostri piccoli devono sapere che possono rifiutare un bacio o un contatto se non lo vogliono, devono sapere che possono dire “No”.

2. Toccare buono e toccare cattivo

I bambini generalmente non sono in grado di riconoscere un atto appropriato da uno inappropriato. Diventa perciò indispensabile renderli capaci di discriminare una carezza da un tentativo di palpeggiamento. Per fare questo è importante insegnare loro che non va bene guardare (o farsi guardare) e toccare (o farsi toccare) le parti intime.

Per far sì che i bambini siano in grado di riconoscere quali sono queste parti intime non occorre certo fare loro una lezione di anatomia, è sufficiente insegnare loro che la biancheria intima è ciò che protegge queste zone.

3. Segreti buoni e segreti cattivi

Le persone che commettono abuso sono soliti indurre i bambini a mantenere il segreto di ciò che è successo. Si rende allora necessario insegnare ai bambini che esistono segreti buoni e segreti cattivi. I segreti cattivi sono tutti quelli che mettono ansia, paura, disagio o tristezza. Insegnate ai bambini che questi segreti cattivi devono essere confessati ad un adulto fidato (papà, mamma, maestra, dottore, ecc..).


4. La responsabilità dell’adulto

I bambini spesso provano vergogna o senso di colpa di fronte ad episodi di abuso. Compito dell’adulto è quello di creare un clima di fiducia ed evitare tabù che i bambini vedrebbero come “aree delle quali non parlare”. I bambini devono sapere con chi possono parlare se c’è qualcosa che li fa soffrire.

Spetta dunque agli adulti saper comprendere il bambino ed aiutarlo nelle sue difficoltà.

5. Persone conosciute e sconosciute

Purtroppo, molto spesso l’abuso è perpetrato da persone vicine al bambino. Occorre dunque insegnare al bambino a raccontare all’adulto di riferimento se c’è qualcuno che offre dei regali o chiede di mantenere segreti o cerca di passare del tempo da solo con lui.

Per difendersi, invece, dagli sconosciuti la regola da seguire è quella di non accettare mai passaggi, regali o inviti.

Professioni d’aiuto

Per concludere è senza dubbio importante insegnare al bambino che esistono delle figure professionali che possono offrire aiuto: insegnanti, assistenti sociali, avvocati, medici, psicologi, forze dell’ordine.
Potete approfondire la cosa sul sito ufficiale.

Vi invito a diffondere queste semplici regole per far sì che i genitori sappiano come aiutare i loro bambini a difendersi in caso di abuso e possano prendere provvedimenti nei casi in cui ciò si verifichi.


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