domenica 15 dicembre 2013

Le campagne anti-Ritalin e anti-psichiatria... i retroscena del ccdu (Scientology)

Le campagne anti-Ritalin e anti-psichiatria... i retroscena

Di Simonetta Po, febbraio 2007. Leggi le AVVERTENZE.
Questo articolo ha sollecitato una replica del Portavoce di "Giù le Mani dai Bambini (Sig. L. Poma), a cui è seguita una mia contro-replica.

 

Gente, 9 novembre 2006 Da un po' di tempo anche in Italia si sente parlare di Ritalin, di disordine da deficit d'attenzione e iperattività (ADHD), di psicofarmaci presumibilmente prescritti ai bimbi "troppo vivaci" quasi fossero caramelle, di milioni di bambini "drogati". Anche le riviste nazional popolari pubblicano spesso articoli dai toni allarmistici che contribuiscono a far urlare allo scandalo e a chiedersi dove andrà a finire il mondo, mentre sui quotidiani distribuiti gratuitamente nelle grandi città compaiono spazi pubblicitari che puntano il dito contro una categoria professionale ben precisa: la psichiatria. Quasi nessuno però si prende la briga di indagare chi vi sia dietro tale e tanto allarmismo. Ed è un vero peccato perché si potrebbero fare scoperte interessanti. E allora cerchiamo di partire dalle origini.
Lo scopo di Scientology è «Una civiltà senza pazzia, senza criminali e senza guerra, dove chi è abile possa prosperare e le persone oneste abbiano dei diritti, e dove l'Uomo sia libero di innalzarsi a vette superiori» [1]. Si tratta sicuramente di uno scopo condivisibile. Quello che però forse non tutti sanno è che secondo la credenza di Scientology le vere cause di pazzia, crimine e guerra sono la psichiatria, le sue pratiche e i suoi metodi, tra cui gli psicofarmaci. E che per ottenere una civiltà ottimale in cui "L'Uomo sia libero di innalzarsi a vette superiori" bisogna innanzitutto eliminare la psichiatria, "eradicarla", come sosteneva L. Ron Hubbard, il fondatore di questa strana religione a pagamento. E possibilmente sostituirla con le pratiche di Scientology che si presenta sì come religione, ma che nasce quale estensione di Dianetics, la "scienza moderna della salute mentale" da cui trae teorie, convinzioni e metodologia "terapeutica".
volantino CCDU - clicca per l'originale
Hubbard era convinto e sosteneva che la sua "tecnologia" fosse l'unica e la sola in grado di operare con successo e "mani pulite" nel campo della salute mentale, e di questo sono tuttora convinti i suoi seguaci, che si ritengono "specialisti della mente". La fobia verso la professione psichiatrica è talmente radicata che al seguace, prima di sottoporsi ai procedimenti venduti nei centri del movimento, viene richiesto di firmare un contratto/liberatoria [2] in cui egli dichiara che in caso di incapacità mentale dà mandato alla chiesa e al suo personale di rifiutare qualsiasi trattamento psichiatrico, e di sottoporlo invece ai procedimenti ideati da Hubbard, tra cui il cosiddetto "Rundown di Introspezione" [3]. Il programma viene prescritto in caso di "rottura psicotica" e prevede l'isolamento totale per un tempo indefinito, cioè fino a quando il personale del movimento non avrà deciso che il soggetto è tornato in pieno possesso delle sue facoltà mentali. Il contratto/liberatoria, che solleva la Chiesa di Scientology e il suo personale da ogni responsabilità, è stato messo a punto dopo la morte in Florida di una scientologist sottoposta al programma per 17 giorni [4].
Scientology è un movimento religioso militante che ha inglobato nella sua dottrina la guerra alla psichiatria e ai suoi metodi. Fin dagli inizi gli attacchi sono stati virulenti, ma hanno acquisito maggior concretezza e visibilità solo da una ventina d'anni a questa parte. Una delle lotte più tenacemente combattute da tutti i suoi seguaci è quella contro gli psicofarmaci, in particolare contro antidepressivi quali il Prozac e contro il Ritalin (metilfenidato), un anfetaminico usato per il trattamento del disordine da deficit di attenzione e iperattività, comunemente noto come ADHD.

pubblicita' locale
Secondo la dottrina religiosa del movimento la malattia mentale in realtà non esiste, si tratta piuttosto di una invenzione degli psichiatri che, in combutta con le case farmaceutiche, vogliono "drogare" le masse per mantenerle schiave, dominare il mondo e fare tanti soldi sulla pelle di "cavie umane inconsapevoli".
Agli scientologist è fatto divieto di dispensare l'auditing [5], venduto a caro prezzo nelle sue chiese e missioni, a chi abbia mai assunto psicofarmaci. Va da sé che la medicalizzazione diffusa toglie al mercato spirituale della Chiesa di Scientology una grossa fetta di potenziali clienti. E poiché «L'intero futuro agonizzante di questo pianeta... o il tuo destino stesso per i prossimi infiniti trilioni di anni dipendono da ciò che fai ora e qui, con e in Scientology» [8] e che: «Questa è un'attività mortalmente seria... questa è la nostra prima possibilità di farlo in tutti gli infiniti trilioni di anni del passato» [6], chi non "fa" Scientology non ha speranza di futuro, ed è destinato all'oblio eterno.
logo cchr
Nel 1969 la Chiesa di Scientology fondò il Citizens' Commission on Human Rights (CCHR) [7], il cui scopo dichiarato è combattere e denunciare gli abusi psichiatrici. Credo però sia sufficiente leggere una qualsiasi delle sue pubblicazioni visitare una delle mostre anti-psichiatriche che allestisce regolarmente anche il suo capitolo italiano per rendersi conto che i veri "abusi", quelli che si vogliono combattere, non sono tanto i casi di malasanità che purtroppo avvengono e che è giusto portare all'attenzione di opinione pubblica e magistratura, ma la professione stessa, le sue pratiche e i trattamenti farmacologici in quanto tali. Secondo la dottrina di Scientology infatti la malattia mentale è solo un "artefatto" degli psichiatri, quindi tutti i suoi trattamenti sarebbero intrinsecamente degli abusi.
logo ccdu
Il CCHR è presente in ogni paese in cui opera la Chiesa di Scientology [9] ed è sbarcato anche in Italia con il nome di Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani, o CCDU [10]. Arrivato da noi verso la fine degli anni '70, sostiene di avere solo collegamenti di "carattere ideologico" con il CCHR ed è registrato formalmente come ente indipendente e autonomo dalla Chiesa di Scientology. Tuttavia il CCDU compare nel suo organigramma ufficiale come parte della "Divisione Esecutiva, Dipartimento 20 - OSA", il cui "prodotto finale di valore" è: «accettazione di Scientology» [11]. Il CCDU si conquistò una certa fama una quindicina di anni fa con una serie di irruzioni in residui manicomiali, ma come le sue "consorelle" estere negli ultimi anni ha cavalcato l'onda di una generale preoccupazione pubblica per prescrizioni facili e ha dedicato ingenti risorse per criminalizzare gli psicofarmaci e chi li prescrive.



In Italia in tempi recenti sono nate due distinte campagne anti-Ritalin di cui una di importanza e visibilità nazionale, e una decisamente meno nota. Entrambe, comunque, sembrano affondare più o meno profondamente le loro origini nell'ideologia scientologica.
La prima e più visibile campagna si chiama "Giù le Mani dai Bambini" [12] ed è nata nel 2004 dall'iniziativa di enti non legati al movimento [13] e di due noti scientologist, uno dei quali ne è portavoce e l'altro è il coordinatore delle sue attività; entrambi alla nascita della campagna erano stretti collaboratori del CCDU torinese.
La campagna non ha, né ha mai avuto, legami diretti con la Chiesa di Scientology o il CCDU, né il loro appoggio dichiarato. È comunque innegabile l'affiliazione personale al movimento del suo portavoce e del suo coordinatore, la presenza nel suo comitato scientifico del Dott. Roberto Cestari presidente nazionale nel CCDU [14], e il sostegno e l'appoggio di diversi scientologist individuali, anche celebri come il produttore musicale Emanuele Ruffinengo ed [15], uno screening sperimentale lanciato come progetto pilota in alcuni distretti scolastici italiani che ha lo scopo di evidenziare i disagi psicologici e comportamentali degli studenti. Il messaggio più o meno velato che pare di cogliere dai comunicati della campagna è che si tratti in realtà di un tentativo delle case farmaceutiche di spianare la strada alla medicalizzazione minorile di massa.


Elisabetta Armiato, prima ballerina della Scala. La campagna si è dotata di un comitato scientifico di pregio, di un comitato etico, ha raccolto l'adesione di numerosi e stimati operatori del campo, pubblica materiale di carattere scientifico, tiene conferenze, si occupa di farmacovigilanza. E si dedica anche ad azioni concrete: è grazie al suo impegno che in Italia la commercializzazione del Ritalin è stata ritardata (unico tra tutti i paesi europei), e un severo protocollo di diagnosi e trattamento dell'ADHD messo a punto dall'Istituto Superiore di Sanità è rimasto al palo per quasi due anni. La situazione si è sbloccata solo a fine gennaio 2007 con il varo del protocollo e la reimmissione sul mercato del farmaco. La campagna, inoltre, tende a stigmatizzare il "Progetto Prisma"
La seconda campagna anti-Ritalin, di stampo a mio avviso decisamente più radicale, si chiama "Perché non accada" [16] ed è nata su iniziativa del CCDU con la partecipazione di altre tre onlus del tutto estranee sia al mondo di Scientology che a quello degli psicofarmaci o della medicina in generale [17]. A tutt'oggi ha pubblicato solamente un opuscolo, la cui stesura è stata interamente curata da Roberto Cestari presidente del CCDU e che «vuole fornire un'ampia e dettagliata informazione sul tema ADHD ma soprattutto fornisce gli strumenti di valutazione indispensabili affinché ognuno possa farsi un'opinione personale e decidere in modo informato e responsabile se l'ADHD è una malattia o un artefatto». Si sostiene che l'opuscolo sia stato stampato in un milione di copie, inviate a: «tutti gli insegnanti di asili, scuole elementari, medie e medie superiori, pubbliche e private d'Italia; tutti i sindaci e assessori all'istruzione e servizi sociali di tutti i comuni d'Italia; tutti i consiglieri delle province e regioni d'Italia; tutti i parlamentari d'Italia; tutti i media italiani (radio, TV e giornali)». Ha organizzato un concerto benefico alla Scala di Milano a fine ottobre 2006 [18], non pubblicizza alcun comitato scientifico, un comitato etico, non mette a disposizione materiale di stampo scientifico. Ma pare che aderenti al CCDU, cioè seguaci di Scientology e sostenitori della sua paranoia antipsichiatrica, si offrano per tenere conferenze in tema di psichiatria e psicofarmaci presso scuole e comunità italiane destinatarie del suo opuscolo, al pari di quanto già fanno gli aderenti al Narconon - l'organizzazione di Scientology che si occupa di droghe e tossicodipendenze [19].



Ritengo doveroso vigilare sia sugli abusi psichiatrici che su qualsiasi altro genere di abuso, dagli psicofarmaci ai farmaci in generale, fino all'abuso di credulità popolare. Problematiche che sicuramente esistono e che vanno combattute. Non ritengo però giusto creare e alimentare terrorismo psicologico, diffondere informazioni che potrebbero risultare fuorvianti, criminalizzare chi assume o prescrive legittimamente psicofarmaci, generare confusione nell'opinione pubblica, nelle istituzioni e in chi soffre di patologie o disturbi importanti che possono essere curati, ma che per esserlo vanno innanzitutto identificati e diagnosticati.
Non è mia intenzione stigmatizzare le campagne di cui vi ho parlato, né ho competenze sufficienti per dire se abbiano o meno fondamento reale e scientifico. Però, poiché il leit motiv di entrambe è: "scelta informata", credo che il lettore, il genitore, l'operatore, il giornalista debbano operare una scelta informata quando appoggiano, aderiscono o fanno da megafono a campagne che possono avere un forte impatto su persone sofferenti e sulle loro famiglie.
Per ulteriori informazioni sul deficit da attenzione e iperattività [20]:
AIFA onlus, Associazione Italiana Famiglie ADHD;
Associazione Italiana Disturbi Attenzione e Iperattività.
Concludo riportando alcuni interessanti articoli di stampa relativi alle campagne e alle azioni anti-psichiatria e anti-Ritalin di Scientology in America.
Martini
(Questo articolo ha sollecitato una replica del Portavoce di "Giù le Mani dai Bambini (Sig. L. Poma), a cui è seguita una mia contro-replica)

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